Genova. Positivo il bilancio dell’ultimo anno di attività del comando provinciale dei carabinieri di Genova. Nel capoluogo ligure, a quanto emerso, praticamente tutti i reati commessi vengono denunciati alle forze di polizia, quindi il numero di reati occulti rimane molto basso rispetto ad altre realtà italiane. Un dato confortante, quindi, che come ha spiegato il colonnello Marco Azzaro, comandante provinciale, dimostra la fiducia dei cittadini nei confronti dell’Arma.
“L’arma ha perseguito il 75% dei reati consumati nel territorio della Provincia e quindi sostanzialmente questo dato attesta la grande fiducia che i cittadini nutrono nei nostri confronti – spiega il colonnello – tra i reati più gravi ci sono stati 4 omicidi, di cui due scoperti, uno a Genova e uno a Chiavari. Poi ci sono ancora indagini in corso, ad esempio sul duplice omicidio di dicembre. Infine,c’è stata una forte recrudescenza dei reati predatori, su cui dobbiamo sicuramente lavorare con molta attenzione”.
Per quanto riguarda i reati contro il patrimonio, nel 2011 gli scippi sono stati 330, i furti in abitazione 1779, su auto 2253, borseggi 3388, furti di auto e motocicli 3118, in esercizi commerciali 1145. Numerose anche le rapine: 243 in strada, 24 in abitazione, 35 in negozi e 8 in banche e uffici postali. Tante le operazioni di arresto per spaccio e sequestro di decine di chili di droga tra cocaina, hashish, eroina e altre tipologie. Questi i principali dati del rapporto stilato dall’Arma.
Non sono mancati cambiamenti anche nell’attività criminale. “Il cambiamento è legato alla situazione di crisi diffusa, che sicuramente incide, però dobbiamo dire che ci sono altre incidenze legate all’incremento del prezzo dell’oro che hanno comportato un aumento degli scippi nel territorio”, prosegue il comandante.
L’attività di contrasto messa in atto dai carabinieri è stata comunque efficace. “Rispetto al 2010 è mancato il grande bacino degli arresti legati ai provvedimenti eseguiti per i decreti di espulsioni non ottemperati da parte degli extracomunitari – spiega il colonnello Azzaro – Con le nuove disposizioni questo bacino è venuto meno, ma il numero degli arresti si è comunque attestato sui valori dell’anno scorso, quindi vuol dire che ne abbiamo avuti un 25-30% in più. Il comando provinciale dispone di circa 1100 uomini, perciò la forza gode di buona salute”.
Le zone maggiormente controllate risultano essere quelle del centro storico e Sampierdarena. “Per quanto riguarda il centro storico proprio di recente abbiamo adottato un nuovo piano di controllo del territorio e i risultati si stanno vedendo già nei primi giorni – prosegue – A Sampierdarena stiamo intensificando i controlli anche per contrastare la criminalità organizzata, che come dimostrano le operazioni della sezione anticrimine è presente anche nel nostro territorio. L’attività è costante anche su questo piano, per evitare che ci siano ulteriori sviluppi di queste organizzazioni”.