Enrico Musso sul no della Consulta sul referendum: “Un’occasione perduta: rimane una legge che gli italiani e i genovesi non vogliono più”
Le firme raccolte a Genova ed in tutta Italia non sono servite: la Corte Costituzionale ha bocciato il referendum abrogativo della legge elettorale, conosciuta come “Porcellum”. Arrivano ora le prime reazioni del mondo politico genovese. Enrico Musso, candidato sindaco con la propria lista civica, si è detto deluso.
“Sono rammaricato e a disagio – ha detto l’esponente liberale – per la decisione. La Consulta, con un po’ più di coraggio, avrebbe potuto valorizzare sia la lettera e lo spirito della Costituzione, sia la volontà di ben 1.200.000 firmatari che propongono di “ripristinare” il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Quella di oggi è un’occasione perduta”.
Musso, che aveva contribuito a raccogliere le firme, non si arrende: “Non bisogna mollare la presa. La risposta arrivata dalla città di Genova e dalle altre parti d’Italia nella raccolta delle firme era un chiaro segnale da parte dei cittadini di interesse partecipativo alla democrazia e alla politica. I genovesi e gli italiani chiedono che questa legge elettorale sia cambiata, anzi cancellata: se la strada del referendum non è percorribile, è un impegno preciso del parlamento rimediare all’attuale legge elettorale”.