Liguria. “Il 5 e il 6 gennaio prossimi i cittadini italiani sono invitati ad astenersi dal fare rifornimento di benzina e gasolio, come forma di protesta contro i continui aumenti delle accise decisi dagli ultimi due governi, e contro le speculazioni sui prezzi alla pompa che mantengono alti i listini nonostante il calo del petrolio”.
Anche in Liguria le associazioni dei consumatori aderenti a Casper (Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale Consumatori) hanno deciso di indire due giorni di “sciopero della benzina” per protestare contro i rincari abnormi dei carburanti registrati in queste ultime ore in Italia.
Prosegue infatti l’adeguamento dei prezzi praticati alle nuove addizionali sulla benzina, in vigore dal 1° gennaio in sei regioni. Anche oggi si registrano aggiustamenti al rialzo nelle aree del Paese interessate dai provvedimenti fiscali. Al Nord, l’area orientale si conferma fortemente competitiva e non lontana dalla media europea, mentre quella occidentale risulta appesantita dalle addizionali applicate in Piemonte e Liguria.
E’ quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio rappresentativo della situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE. A livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalita’ servito) va oggi da 1,731 euro/litro degli impianti Shell all’1,739 di quelli Tamoil (no-logo in salita a 1,642). Per il diesel si passa dall’1,695 euro/litro di Eni all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,601). Il Gpl e’ tra gli 0,743 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726)