Genova. E’ durata fino alle 21 la riunione convocata a Palazzo Tursi, tra sindacati, Amt, Comune e Regione.
“L’incontro non ha fornito tutte le risposte necessarie per consentirci di sospendere lo stato di agitazione della categoria – spiegano i sindacati in una nota unitaria – Sono state scongiurate le peggiori ipotesi proposte il 28 dicembre scorso dall’amministratore delegato di Amt che riguardavano la riduzione del salario e l’attacco dei diritti contrattuali dei lavoratori”.
Una folta delegazione di rappresentanti dei lavoratori dell’azienda di trasporto locale ha raggiunto la sala Giunta Nuova per “chiedere al sindaco un minimo di garanzie per un futuro più tranquillo” e un “percorso di discussione che porti a trovare risorse economiche per il trasporto pubblico genovese”.
“Purtroppo però – continuano – hanno trovato conferma le pessime previsioni relative ai finanziamenti nazionali e regionali che mettono in discussione la sopravvivenza, non solo di Amt, ma di tutte le Aziende di trasporto ligure.
L’attuale modalità di erogazione dei fondi 2012 così come deciso dalla Regione Liguria impedisce al Consiglio di Amministrazione Amt di procedere a scelte liquidatorie della società e non giustifica atti unilaterali contro i lavoratori. Per scongiurare un peggioramento della situazione si è convenuto dopo l’11 gennaio – data in cui si svolgerà l’incontro della conferenza Stato Regioni sulle risorse del Tpl- di avviare una trattativa regionale sulle risorse, sulla modifica della legge di settore per la costituzione di un bacino di traffico regionale unico e di un’unica azienda regionale.
A sostegno di quel percorso negoziale – concludono – resta pertanto confermato lo sciopero regionale del 17 gennaio, preceduto da una capillare campagna di assemblee che concluderà con un’assemblea con una generale di tutto il personale il 16 gennaio”.