Cronaca

Amt, sacrifici e visione confederale: i sindacati dichiarano “guerra” a Rossetti

Protesta Amt Consiglio Regionale

Regione. “Ma Pippo Pippo non la sa che farà piangere tutta la città”. In attesa dello sciopero del 7 febbraio, le Segreterie Regionali Autoferrotranvieri, usano l’arma dell’ironia. Il bersaglio è l’assessore regionale Pippo Rossetti e in particolare le sue ultime dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa.

Dichiarazioni che non sono piaciute ai sindacati Amt che, compatti, rispediscono al mittente le “accuse” e contraccano: “Se l’Assessore Sergio Rossetti, detto Pippo, si fosse premurato di farsi dare qualche dato numerico da Amt, avrebbe evitato di fare l’ennesima brutta figura – scrivono in una nota congiunta –
Lo avrebbero informato che negli ultimi 10 anni gli organici dell’azienda si sono ridotti di circa 600 unità, con un recupero economico strutturale di circa 25 milioni di euro.

Inoltre, sempre nell’ultimo decennio, le altre aziende liguri di trasporto su gomma hanno anch’esse ridotto i propri organici di oltre 400 unità, portando il dato regionale ad una riduzione complessiva che supera le mille unità, con un recupero economico strutturale di circa 40 milioni di euro.
Analogamente, negli ultimi anni, si sono persi ulteriori 600 posti di lavoro nel settore ferroviario regionale, con un recupero economico strutturale di altri 30 milioni di euro”.

Complessivamente, secondo i sindacati, i costi del trasporto regionale su gomma e ferro, si sono ridotti strutturalmente di oltre 70 milioni di euro, mentre i lavoratori hanno garantito “un costante volume di servizio e incrementato la quantità di passeggeri trasportati”.

“Tra l’altro, rammentiamo a Pippo, che in Liguria, oltre 9000 addetti, fra tranvieri e ferrovieri, non stanno percependo alcun aumento retributivo, in quanto il Contratto Nazionale è fermo da più di 3 anni, con una perdita “reale” del potere d’acquisto del proprio salario.

C’è poi un altro punto che ha fatto infuriare i rappresentanti sindacali: la “guerra tra poveri” richiamata da Rossetti. “Ricordiamo che fu proprio lui, in una precedente dichiarazione, a tentare ignobilmente di mettere i tranvieri contro le vittime dell’alluvione e contro i cittadini fruitori dei servizi sanitari e di assistenza alla persona, nonché ai lavoratori che in quei settori operano.

Noi, che siamo coloro che tutte questa fasce di popolazione trasportiamo, abbiamo davvero una visione ‘Confederale’ – scrivono le segreterie riprendendo l’invito dell’assessore – non mediata dalle abbacinanti luci dei cristalli del Consiglio Regionale o ammorbidite dalle confortevoli poltrone in pelle Frau sulle quali l’assessore siede comodamente.

E’ a queste persone che con orgoglio dedichiamo ogni giorno la nostra fatica, nonostante i consistenti tagli che ci pongono nelle condizione di non poter offrire un servizio migliore ed è con loro che tutti i giorni dialoghiamo, a fronte della mancanza di responsabilità delle aziende e della politica”.

In quanto poi al tentativo di “scaricare” sul Comune di Genova l’esclusiva responsabilità del possibile fallimento di Amt, “gli ricordiamo che è proprio il Decreto Legislativo n. 422/97, varato dal suo Presidente, Burlando, quando era ministro dei Trasporti, che affida alle Regioni il compito di legiferare e finanziare il trasporto pubblico locale”.

Infine, concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl: “è sicuramente una grave mancanza di responsabilità istituzionale tentare di attribuire esclusivamente agli azionisti (Comuni e Province) la colpa dell’eventuale fallimento delle aziende di trasporto liguri che muovono, solo a Genova oltre 500.000 passeggeri al giorno e, altrettanti nel resto della regione”.

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