Cronaca

Amt, bufera in arrivo: non rispettati punti dell’accordo, pronti nuovi scioperi

bus amt

Genova. Una nuova bufera, questa volta metaforica, si va formando su Amt. Oggi sindacati e azienda si sono incontrati ma da via Bobbio è arrivata una fumata nera, a tal punto che oltre allo sciopero già indetto per martedì 7 febbraio, sono in arrivo altre azioni di protesta e scioperi.

A far saltare il banco è stata l’impossibilità ormai confermata di mantenere tutto l’accordo firmato a giugno e poi ribadito in Regione il 17 gennaio. Amt, ancora oggi, avrebbe detto alle rappresentanze sindacali che non può procedere all’assunzione dei restanti quaranta autisti (l’accordo ne prevedeva 80) a causa della crisi in cui perversa l’azienda. Tranciate anche le 20 mila ore di manovra che dovevano essere concesse e che invece sono rimandate a data da destinarsi, così come l’inquadramento secondo le mansioni svolte. Stesso discorso per la selezione interna degli operai da passare al settore manutenzioni, mentre per gli ausiliari del traffico che dovevano passare in forza al Comune, i vertici di Amt stanno cercando la quadra.

“Non ci sono le condizioni per proseguire le trattative – spiega Antonio Cannavacciuolo, Uiltrasporti – oltre a invitare i lavoratori ad aderire massicciamente allo sciopero del 7 febbraio, seguiremo le procedure per avviare altre azioni di protesta nei confronti dell’azionista di riferimento, il Comune che firma atti ufficiali e poi non mantiene”. Se sul fronte sindacale non sono esclusi altri scioperi, su quello istituzionale permane una situazione di forte incertezza: la tanto attesa conferenza Stato-Regioni di giovedì non verterà più sul Tpl. Rimane dunque l’incognita sui fondi nazionali e, a catena, su quelli regionali che dovrebbero dare fiato alle casse asfittiche di Amt.

“Continuamo a fare incontri senza un ritorno reale, la situazione però va sbloccata al più presto – conclude Cannavacciuolo – altrimenti non potranno più dire che il servizio è garantito senza perdita di linee e km, quando invece in realtà i cittadini si troverebbero davanti a un taglio di corse sommerso”.

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