Genova. Se i lavoratori di Fincantieri aspettano martedì 10 gennaio, quelli di Amt attendono mercoledì 11 quando, in teoria, a Roma la conferenza Stato Regioni affronterà il tema del trasporto pubblico locale.
La delicata vertenza su cui si stanno decidendo i destini di Amt, dunque, è per il momento congelata. Dopo la riunione fiume a Tursi di giovedì scorso, i sindacati hanno infatti ritenuto opportuno aspettare l’esito della giornata romana. Anche se, per bocca dello stesso assessore regionale al Bilancio, Pippo Rossetti, non è detto che mercoledì arrivino i tanto sospirati numeri. Possibile, cioè, che non siano comunicati in maniera definitiva i contributi destinati a ciascuna Regione (per la Liguria si parla di 135 milioni di euro).
Una spada di damocle che potrebbe avere conseguenze a catena: se gli enti locali possono infatti procedere di trimestre in trimestre, non può valere lo stesso modus operandi per una Spa come Amt. L’azienda del trasporto pubblico genovese ha necessità di redigere il suo bilancio entro un mese, ma senza certezza sui numeri non tutti saranno disposti a prendersi la “responsabilità” di firmare un documento “teorico” per i conti del 2012.
Intanto i sindacati hanno programmato una settimana di assemblee: “Da da martedì 10 a lunedì 16 gennaio illustreremo ai lavoratori lo stato dell’arte in cui versa Amt e cosa è emerso nell’ultima riunione in Comune – spiega Antonio Cannavacciuolo, Uiltrasporti – in attesa di ricevere ‘buone nuove’ da Roma, lo sciopero di martedì 17 rimane confermato”.