Genova. “Gli scavi finalizzati alla costruzione di nuovi parcheggi stanno letteralmente divorando alcuni tratti di base della collina sulla quale insiste l’abitato di Cesino, area a rischio di dissesto idrogeologico, determinando ulteriori impermeabilizzazioni e consumo di territorio”.
Il j’accuse arriva da Rifondazione Comunista che oggi ha organizzato una conferenza stampa per illustrare il rischio idrogeologico in Alta Valpolcevera, nella fattispecie a Genova-Pontedecimo in Via Campomorone.
“Solo un esempio di tutto quello che in Vapolcevera, da Rivarolo Ligure a Pontedecimo, si può vedere un po’ ovunque – spiega Ennio Cirnigliaro, Prc Valpolcevera – un territorio messo sotto assedio da immobiliaristi che prevendono i loro insulsi parcheggi ancor prima di edificarli e per i quali ottengono facilmente le licenze richieste da parte di istituzioni che svendono la vivibilità di interi quartieri per i trenta denari che ciò, nella loro infinita miopia, pare fruttare”.
“Benedicono con voti e finanziamenti opere devastanti ed inutili come Terzo Valico e Gronda, di fronte alle quali le ‘minuzie’ dei parcheggi interrati paiono nulla – sottolinea ancora Cirnigliaro – Tali minuzie, tuttavia, evidenziano, nella loro quotidianità, la visione regressiva propria delle politiche neoliberiste.
Per questo, oggi, prima che sia troppo tardi, ci indigniamo di fronte ad interventi che non hanno senso alcuno se non nella prospettiva nichilista di chi li promuove”.