Sestri Levante. La società sportiva Judo Kodokan Sestri Levante del presidente Emilio Soru, ha partecipato allo stage sull’utilizzo del kettlebell, contattando Italo Trentonzi, cintura nera 4 dan di judo e titolare della palestra di fitness e bodybuilding Astra di Recco.
Allo stage sono stati invitati come ospiti anche allenatori di altre società, come il maestro Claudio Bafico della Chiavari Ring Lotta e gli allenatori Mauro Bobbio e Paolo Raso del Club pugilistico Sestri Levante del maestro “Pinan” Muzio e hanno tutti quanti giudicato l’esperienza estremamente interessante e da approfondire.
Il kettlebell è una palla di ghisa con una maniglia a un’estremità. La grandezza è variabile: il peso parte, nelle sue taglie ufficiali, da 8 kg e segue i multipli di 8 fino a raggiungere i 48 kg. Negli ultimi anni, per un utilizzo più commerciale, sono entrati in produzione pezzi intermedi, in genere partono da 4 kg e seguono i multipli di 2 (4, 6, 8 kg). Il kettlebell, conosciuto anche con il nome di “Gyria”, ha conosciuto la massima notorietà verso la fine del 1800, grazie alla nascita ed allo sviluppo della Cultura Fisica, sono diventati molto popolari nella ex Unione Sovietica. Dall’avvento dei bilancieri e manubri con caricamento a dischi, i kettlebells vennero sempre meno usati, ma nella Russia zarista e poi sovietica, la cultura della Gyria non andò assolutamente persa, tanto che divennero l’unico attrezzo di allenamento disponibile e di facile reperibilità. A livello scolastico e militare la allora Grande Madre Russia all’inizio del XX secolo identificatò infatti come specialità.
Lo studio di questa disciplina e delle sue possibili applicazioni pratiche ha interessato alcuni tra i nomi più illustri della fisiologia sportiva quali Verchosansky, Medvedev, Voropayev. Tutti riconobbero nella versatilità e nella semplicità di questo attrezzo il vantaggio di poter essere utilizzato nell’ambito della preparazione fisica di innumerevoli discipline sportive, fino ad arrivare al concetto di fitness di epoca più moderna, passando per le varie metodiche di allenamento funzionale e specifico, grazie alla possibilità di stimolare, a spettro più ampio, lo sviluppo della forza in tutti in tutte le sue componenti e di potere, quindi, fare raggiungere e mantenere un ottimo condizionamento muscolare e organico.
“Oggi si sta riprendendo in considerazione questo straordinario e semplicissimo strumento per integrarlo nelle moderne metodologie dell’allenamento, non solo nell’ambito di sport professionistici, ma anche in ambito fitness, quindi amatoriale – spiega Gin Falcone del Judo Kodokan Sestri Levante -. Pavel Tsatsouline, tra i massimi esponenti mondiali nella pratica e nell’insegnamento dell’utilizzo del kettlebell, lo definisce come una palla di cannone con una maniglia, un’intera palestra nelle vostre mani…”. Nell’era del culto del fisico, dell’apparire e del boom commerciale delle attrezzature ergonomiche, volto ad incentivare il fitness delle masse, sono stati messi nel dimenticatoio. Al contrario, nei paesi dell’ex Unione Sovietica hanno continuato ad essere utilizzati come metodo di allenamento nelle scuole, nei centri sportivi e soprattutto per la preparazione fisica delle forza militari e dei corpi speciali. In Italia il loro uso è rivolto principalmente a squadre sportive, preparatori atletici e veri appassionati dell’allenamento, ed in particolar modo per la preparazione nell’ambito degli sport da combattimento; per quanto riguarda i giochi sportivi stanno prendendo piede in quelle discipline in cui è necessaria a chi le pratiche una grande resistenza alla potenza, quali il rugby e il football americano.
Attualmente viene usato anche dai corpi speciali del servizio segreto americano (US Secret Service Counter Assalt Team) per effettuare una selezione e determinare l’idoneità degli aspiranti. In Italia viene utilizzata dal Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS) della Polizia di Stato, le cosiddette “Teste di cuoio” per la preparazione fisica degli operatori che in questo modo possono conseguire un buon livello di allenamento organico-muscolare senza dovere lavorare con i classici sovraccarichi che potrebbero metterli fuori uso per alcuni giorni, cosa che non si potrebbero permettere in quanto, in qualunque momento, potrebbero essere convocati per intervenire in particolari casi di necessità e di urgenza di carattere di ordine e sicurezza pubblica. L’allenamento con il kettlebell offre molti vantaggi e benefici, è una soluzione a basso costo, ma con una resa molto alta, permettendo di ottimizzare tempo e risultati nel modo migliore e richiede una concentrazione superiore alle normali metodiche di allenamento sia perchè chi approccia al kettlebell in genere è un neofita e quindi è costretto ad imparare movimenti nuovi, sia perchè richiede un’attenzione particolare della postura, di una buona gestione del tratto lombare e più in generale del completo controllo motorio.
L’allenamento funzionale con il kettlebell non è una novità per tantissimi atleti, ma la differenza è che adesso non è più improvvisato o casuale; gli esercizi vengono studiati, analizzati e scelti in base alle leggi della biomeccanica, all’esigenza ed alla sicurezza per poter migliorare le sedute di allenamento e ottimizzare al massimo ogni seduta. “Eseguire un allenamento funzionale significa – conclude Gin Falcone del Judo Kodokan Sestri Levante -rispettare le caratteristiche di funzionalità oggettive naturali del corpo umano,sotto tutti i punti di vista”.