Lavagna. Nei giorni scorsi la sezione Tigullio di Italia Nostra ha inoltrato alla Sovrintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria una richiesta di apposizione di vincolo paesistico (D.Lgs. 42/04) per la piana dell’Entella relativamente all’area rimasta agraria nel Comune di Lavagna, circa dal Ponte della Maddalena al Ponte di corso Buenos Aires. La richiesta fa seguito ad una analoga inoltrata in maggio per apposizione di vincolo monumentale allo storico argine napoleonico (segiun) che la attraversa.
“I motivi di questa iniziativa sono il valore paesistico, agrario, storico e naturalistico: infatti la piana dell’Entella è una delle poche pianure alluvionali della Liguria, e nel tratto citato ha conservato la sua fisionomia agraria formatasi dal 1600 (e molto prima) ad oggi, in cui sono leggibili le antiche divisioni e l’impianto degli orti, la rete dei canali (beudi) per l’irrigazione, e sono state tramandate varietà tradizionali di ortaggi – spiega Anna Maria Castellano, presidente Italia Nostra Tigullio – La presenza di orti, e l’ambiente fluviale (SIC e oasi faunistica) creano condizioni per dare rifugio a molte specie vegetali e animali, soprattutto dell’avifauna stanziale e migratoria. Sono presenti importanti monumenti di importanza storica, oltre al segiun, nell’area e negli immediati dintorni”.
“Ma la più importante valenza è quella paesaggistica: ultima area verde ed agricola in un vasto territorio, iscritta nel catalogo dei ‘paesaggi rurali storici’ e testimone di una lunga vicenda storica. Il vincolo si richiede perché questi valori siano riconosciuti ed apprezzati; e perché la piana ha resistito fino ad oggi, non ostante modifiche e restringimenti, ma oggi risulta minacciata da future prospettive edificatorie una volta completata la cosiddetta ‘messa in sicurezza’ dalle piene – conclude Castellano In realtà essa costituisce una naturale area di espansione delle acque, come erano altre aree lungo il corso del fiume, la cui modificazione è una delle concause delle ricorrenti alluvioni”.