Economia

Tassa stazionamento barche, per Assomarinas è un naufragio: venerdì assemblea a Genova

porto genova

Genova. Continuano le forti preoccupazioni dell’intero settore della nautica in merito alla tassa di stazionamento inserita nella Manovra Monti. Questa volta ad intervenire è Assomarinas, l’Associazione Italiana Porti Turistici, che chiede una modifica urgente al decreto “Salva Italia” per “Evitare il naufragio della portualità turistica italiana”.

Assomarinas, aderente aderente a Ucina Confindustria Nautica e a Federturismo, ribadisce la denuncia della grave situazione in cui si troveranno i porti turistici e convoca per domani, giovedì 15 dicembre, presso la sede centrale di Confindustria a Roma, un’assemblea generale per fare il punto sulla manovra fiscale che riguarda la nautica.

“Non si può colpire un così prezioso settore del turismo quando è a tutti noto che questo comparto genera il 10% del Pil e rappresenta un importante ammortizzatore sociale come via d’uscita al comparto manifatturiero”, anticipa il presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio. La tassa di stazionamento, prosegue, “è sbagliata nella sua impostazione tecnica perché, come tassa d’uso, oltre agli italiani, colpisce anche i diportisti stranieri provocando una fuga generale dai nostri porti. L’effetto annuncio lo stiamo pagando sulla nostra pelle con un esodo già annunciato, di oltre 30.000 imbarcazioni”.

L’assemblea di Assomarinas, che precede di un solo giorno l’assemblea generale di Ucina in programma a Genova, farà anche il punto sul blocco degli investimenti che interessano progetti in corso di realizzazione per 18.000 nuovi ormeggi e di programmazione per altri 30.000 nuovi posti barca.

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