Tigullio. “L’incredibile decisione di sopprimere, fra gli altri, l’unico treno in grado di congiungere in orario utile per il lavoro e lo studio il Tigullio con Roma, passando per Viareggio e Pisa, rappresenta un attacco senza precedenti ai diritti dei pendolari del Tigullio: lavoratori dipendenti che, come tali, pagano le tasse fino all’ultimo centesimo e a questo punto si chiedono giustamente ‘perché le paghiamo?’ se dallo Stato ricevono in cambio questo non servizio”. Questo è quanto afferma Andrea Carannante, Partito Comunista dei Lavoratori del Tigullio.
“Il Partito Comunista dei Lavoratori sostiene i pendolari, li esorta a coordinarsi e sarà al loro fianco per qualsiasi tipo di iniziativa di protesta, anche non solo simbolica – conclude – se la decisione diventerà ufficiale e quel treno non fermerà più a Rapallo e Chiavari, allora vorrà dire che non arriverà neanche a Roma”.
Partito Comunista dei Lavoratori