Genova. Non è escluso che “l’esordio” nella nazionale maggiore di Simone Farina avvenga proprio a Marassi dove gli azzurri disputeranno un’amichevole contro gli Stati Uniti il 27 di febbraio. Il ritorno a Genova della squadra di Prandelli era stato promesso dalla FIGC dopo i danni causati da Ivan e gli altri ultras serbi nell’ottobre 2010.
Cesare Prandelli ha infatti deciso di convocare Simone Farina come premio per la sua denuncia del tentativo di combine, e il Gubbio ringrazia il ct ma sottolinea ancora una volta come del suo giocatore non si debba fare un eroe “ma solo un calciatore normale”.
La notizia che per Farina si apriranno le porte della Nazionale -, pubblicata da Repubblica e Stampa, e dal Quotidiano Nazionale con un’intervista al ct – “é un riconoscimento importante”, ma il presidente del Gubbio Marco Fioriti non vorrebbe che “si esaltasse troppo” il gesto del suo giocatore il quale ha denunciato di essere stato avvicinato per un tentativo di combine.
“Il suo è stato un comportamento che dovrebbe essere normale nel mondo dello sport”, spiega. “Se si esaltasse troppo il gesto di Farina – ha detto ancora Fioriti – mi impressionerebbe perché vorrebbe dire che in questo mondo c’ è troppo del marcio”. “Questo sport – ha concluso il presidente del Gubbio – non è in mano e criminali e scommettitori”.
“La nostra casa è aperta: Simone Farina venga quando vuole”. Cesare Prandelli conferma di aver chiamato il giocatore del Gubbio per uno dei prossimi appuntamenti azzurri, anche se la sua “non è una convocazione tecnica, ma un gesto per dimostrare che questo ragazzo non va lasciato solo”.
Anticipata da alcuni giornali, la scelta del ct si definirà meglio in giornata, quando è in programma una breve chiacchierata col giocatore, che con la sua denuncia anti-combine ha contribuito a far partire la fase due dell’inchiesta sul Calcioscommesse. “Lo sentirò e vedremo come fare: il nostro è un messaggio”, ha detto Prandelli.