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Sestri Ponente, il successore di don Seppia: “Tanto desiderio di ricominciare”

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Sestri Ponente. A un mese dall’arrivo nella parrocchia di don Riccardo Seppia, in carcere con l’accusa di tentata violenza sessuale sui minore e tentata induzione alla prostituzione minorile, il nuovo parroco Giovanni Benvenuto ha commentato i primi trenta giorni insieme ai parrocchiani.

“Ho trovato una parrocchia molto viva” che ha “tanto desiderio di ricominciare”. L’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha presieduto la messa di ingresso con la quale é stata ufficializzato l’arrivo di don Benvenuto ricordando il dolore dei parrocchiani per la vicenda. “Sono arrivato un mese fa – ha detto don Benvenuto – e mi sono subito trovato bene, le persone sono desiderose di ripartire, di ricominciare. Abbiamo ripreso anche le attività con i ragazzi”. La parrocchia “ricomincia questa strada serenamente, con tanta gioia e con tanto desiderio di stare insieme”. In merito a don Seppia, don Giovanni ha spiegato che con i parrocchiani “c’é stata qualche parola, qualche confronto, però sempre con lo sguardo rivolti in avanti, col desiderio di ricominciare serenamente”.

“Ringrazio il vescovo per questo compito che mi ha dato, che è arrivato come un fulmine a ciel sereno. E’ stato difficile aver lasciato la comunità di Sant’Eusebio dove sono stato serenamente per tanti anni” ha detto ancora don Benvenuto: “ma il vescovo mi aveva presentato una bella realtà che in effetti ho trovato arrivando”.

All’inizio della messa, un rappresentante della comunità, salutando il cardinale ha detto: “questa è l’alba di un nuovo giorno ancora tutto da vivere che sarà affrontata con buona volontà. Ci saranno difficoltà e problemi ma la fede ci aiuterà”. Al termine don Giovanni ha parlato dei bambini della parrocchia affermando: “i bambini del catechismo sono il dono più bello e più grande che il Signore ci fa”. “Andiamo avanti – ha detto ancora don Giovanni – aiutati dai nostri bambini perché a volte si pensa che bisogna insegnare loro tante cose ma sono sempre i bambini che ci insegnano le cose più belle, quelle fondamentali, che ci rinnovano continuamente”. Il cardinale Bagnasco ha poi aggiunto “ho consegnato a don Giovanni le chiavi del Tabernacolo. Adesso è lui il custode dell’Eucarestia e l’Eucarestia sia sempre, e sempre di più, il cuore, non solo di questa chiesa in pietra, ma anche della comunità cristiana.

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