Se non segna Bertani, per la Samp sono guai: radiomercato spinge Kozac in blucerchiato

Sampdoria - Esultanza al gol di Cristian Bertani

Bertani e la Sampdoria. Un amore sincero, tra il bomber e la tifoseria blucerchiata il feeling è stato immediato. Ad inizio stagione tutto girava per il verso giusto. Del bomber ex Novara la prima rete in questo maledetto campionato di Serie B, sue le uniche prestazioni da 7 in pagella. Nelle prime 6 giornate era riuscito a impallinare i portieri avversari ben 5 volte. Si è fermato lì, l’ultimo gol è datato 24 settembre, in scena andava Albinoleffe-Sampdoria (1-3).

A oggi, si calcolano oltre 2 mesi di digiuno. Ci patisce lui e ne risente tutta la squadra. I problemi della Samp sono cominciati nel momento in cui Bertani è rimasto a corto di ossigeno e a secco di gol. Dopo la sfida con l’Albinoleffe, il Doria è sceso in campo altre 12 volte inanellando 3 sconfitte, 7 pareggi e 2 vittorie: appena 11 le reti messe a referto. In soldoni, se non segna Bertani sono guai seri. E le avversarie scappano.

A contendersi la palma di capocannoniere della squadra con Bertani c’è Pozzi, anche l’ex Empoli è a quota 5 gol. Peccato che tra infortuni e prestazioni sottotono nessuno lo consideri un “intoccabile”. A gennaio si potrebbero addirittura aprire le porte di una cessione (il Cesena resta alla finestra). Di insostituibile c’è solo ed esclusivamente Bertani (anche Maccarone sarà ceduto e sotto esame restano Piovaccari e Fornaroli), l’ex Novara non si è perso una sola partita. Adesso paga dazio, fa fatica. Un turno di riposo, magari contro la Juve Stabia, potrebbe fargli comodo.

Ieri la Samp ha giocato la solita amichevole infrasettimanale con gli Allievi Nazionali. Di diverso il tandem d’attacco provato da mister Iachini. Nel tridente Foggia, Piovaccari e Pozzi. Bertani è entrato solo nella ripresa. L’allenatore blucerchiato potrebbe decidere di farlo rifiatare. L’alternativa è succhiarne le residue energie in queste due gare che portano alla sosta natalizia per poi riportarlo a nuova vita nei giorni, già programmati, di lavoro straordinario; quelli buoni per mettere “benzina nelle gambe dei giocatori”.

Con un Bertani rimesso a lucido, la promozione tornerà a essere un traguardo raggiungibile. E chissà che il mercato non porti qualche sorpresa. Se tanti andranno via (oltre a quelli sopra citati si fanno i nomi di Foti, Signori, Koman e Padalino), alcuni potrebbero arrivare. Percorribile la pista che porta a Kozac, attaccante della Lazio che fatica a trovare spazio in biancoceleste perché chiuso dai vari Klose, Cissè e Rocchi. I blucerchiati ci pensano, i suoi 192cm potrebbero fare comodo a Iachini (che già lo ha allenato ai tempi di Brescia e con il quale ha conquistato la promozione) e alla causa Serie A.

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