Bogliasco. Dopo l’ennesimo pareggio in casa della Reggina, la Sampdoria ha immediatamente ripreso a lavorare sul verde di Bogliasco. Mister Beppe Iachini non concede un attimo di sosta ai suoi. L’obiettivo del tecnico è uno e uno soltanto, tenere botta fino alla sosta natalizia. Con l’anno nuovo si vedrà tutta un’altra squadra.
“Per quel periodo abbiamo programmato otto giorni di allenamenti extra”- ha tuonato il tecnico- “dobbiamo mettere benzina nei muscoli, benzina verde. Con il pieno si va 200 km all’ora, in questo momento siamo solo un diesel”.
Resta da capire se di questo nuovo e sulla carta vincente ciclo blucerchiato farà parte anche Angelo Palombo. Le voci di un possibile addio del capitano non accennano a spegnersi. A lusingare il centrocampista, Juventus e Fiorentina. A gennaio il brusio potrebbe trasformarsi in trattative concrete. I bianconeri sono pronti a offrire 4-5 milioni di euro impreziositi dal prestito di qualche giovane promessa (Marrone su tutti). Il direttore sportivo juventino Beppe Marotta a riguardo continua a fare il vago. L’ex braccio destro di Garrone però lavora nell’ombra, lo ha sempre fatto: mai sbandierare i propri obiettivi di mercato per non far lievitare i prezzi e per non dare il via ad aste milionarie. Marotta conosce le immense qualità della bandiera blucerchiata e vuole portarle in dono a Conte. A Torino farebbe il panchinaro di lusso ma si guadagnerebbe la possibilità di lottare per il titolo e magari per una maglia della nazionale.
Poi ci sono i viola, da sempre grandi estimatori del numero 17 del Doria. Corteggiano Palombo ormai da tempo incalcolabile, puntano su di lui per il post Montolivo (in scadenza di contratto a giugno e già accostato anche alla Juve): l’attaccante serbo Ljajic la possibile pedina di scambio. Sullo sfondo ci sono anche Parma e Udinese. Palombo stuzzica le fantasie di mezza Serie A ma stuzzica anche quelle di Iachini che se lo terrebbe volentieri a Genova. A decidere del proprio futuro sarà ancora una volta il capitano.
Se il destino di Palombo resta tinto di giallo, quello di Massimo Maccarone appare ormai segnato. L’attaccante non rientra più nei piani della società blucerchiata, Iachini non lo vede. A gennaio il ds Sensibile si prodigherà per trovargli una nuova sistemazione. Siamo sicuri che i tifosi (che già in estate chiedevano la testa di Big Mac) se ne faranno una ragione. Sarebbe ben più duro sopportare l’addio del capitano, l’uomo che ha pianto sotto la Sud nel giorno dell’amarissima retrocessione. Episodio che qualcuno, dopo un deludente avvio di stagione, pare aver dimenticato troppo in fretta: nel calcio, si sà, la riconoscenza non esiste ma i fischi a Palombo sono sembrati decisamente eccessivi. Li ha sentiti anche lui. La sua replica? Il silenzio. Un silenzio che rende ancor più complicato capire cosa gli frulli in testa.