Genova.
La Sampdoria c’è. Questo è inequivocabile. Il pareggio è giusto e la Reggina un’ottima squadra di serie B.
Chiaro la classifica continua a essere deficitaria, però personalità e atletismo sono stati all’altezza di una squadra coriacea a combattiva come quella dei calabresi.
Romero in porta, Rispoli, Gastaldello, Rossini e Costa sulla linea difensiva, Dessena, Palombo, Bentivoglio a centrocampo, Foggia, Piovaccari e Bertani in attacco. Insomma formazione annunciata.
I primi venti minuti sono tutti di marca blucerchiata, Piovaccari ha due buone occasioni. Una capita anche tra i piedi di Foggia. Dopo questo inizio arrembante la Reggina si organizza e comincia a punzecchiare la difesa blucerchiata che se la cava con ordine e affanno. Tra gli altri bellissimo il duello tra Bonazzoli e Gastaldello: ruvido quanto basta.
Emerson e Missiroli, che in estate è stato tanto vicino alla Samp, creano molti problemi alla difesa blucerchiata che però riesce a chiudere il primo tempo sul pareggio.
All’inizio della ripresa è un’occasione di Bonazzoli a scuotere e riaccendere il match. Palo e Romero ancora imbattuto. Il secondo tempo la Reggina è più pungente e Romero è costretto agli straordinari.
Fino alla mezzora la Samp è costretta alla difensiva, e perde anche per infortunio Gastaldello. L’ultimo quarto d’ora non è adatto a cuori deboli: squadre spaccate a metà, occasioni continue da una parte all’altra.
La penultima è nei piedi di Missiroli che semina il panico partendo dal centrocampo e conclude, Romero para. All’ultimo secondo spiovente in area calabrese svetta ancora una volta Piovaccari, ma l’estremo difensore reggino dice di no e si rifugia in calcio d’angola.
La classifica è ancora negativa e le altre rischiano di scappare, ma la tenacia e la fisicità mancate nelle prime due uscite targate Iachini oggi c’erano.