Liguria. I dati sulla raccolta differenziata si attestano intorno al 70% a livello nazionale, ma la Liguria è indietro ed è determinata ad impegnarsi per raggiungere risultati migliori entro breve termine. Questo è quanto emerso stamattina durante la presentazione di ‘Acciaio Amico’, iniziativa dedicata ai ragazzi delle scuole nell’ambito della raccolta differenziata.
“Lo scopo è quello di istruire le giovani generazioni su comportamenti sani e rispettosi dell’ambiente – spiega Federico Fusari, direttore del Consorzio Nazionale Acciaio – spiegheremo ai bambini che gli oggetti in acciaio, che sono le scatoletta, i tappi, ecc, possono essere separati in casa e riavviati successivamente al riciclo tramite operatori che li selezionano a li frantumano per poi spediti in acciaieria dove vengono rifusi. In merito alla raccolta differenziata dell’acciaio, ci sono gap notevoli fra una Regione e l’altra e il nostro obiettivo è quello di colmarli. Se il dato nazionale è al 70%, la Liguria è sotto il 40% ad esempio”.
Un dato non molto confortante quello ligure. “Dobbiamo rimediare e per questo abbiamo aderito con tanto entusiasmo alla campagna, già approdata a Genova tanti anni fa – spiega l’assessore regionale all’Ambente, Renata Briano – un modo per parlare ai giovani, ma anche per arrivare agli adulti. La Liguria deve fare tanti passi avanti nella raccolta differenziata, ma se abbiamo un dato generale non soddisfacente, ci sono invece esperienze nei Comuni che dimostrano che si può arrivare oltre al 60%. E’ su queste realtà che dobbiamo basarci per migliorare”.
Un’iniziativa importante che coinvolge i più giovani, cioè il futuro. “L’obiettivo è quello di spiegare ai giovani, anche come veicolo per le famiglie, tutto ciò che riguarda l’importanza del recupero – spiega l’assessore comunale Carlo Senesi – Il comune di Genova, per quanto riguarda la raccolta differenziata, è partito dall’11, 8% del 2007 e oggi siamo arrivati intorno al 32%. Un aumento notevole. Molto importante la raccolta multimateriale, nella quale vanno plastica, alluminio e lattine. Lo smaltimento in un unico contenitore agevola i cittadini e rappresenta un grosso passo in avanti”.
Senesi ha anche parlato del termovalorizzatore di Scarpino. “E’ in fase di progettazione, poi la Regione lo valuterà dal punto di vista ambientale – dichiara – credo di poter dire che anche i comitati di quartiere apprezzino il fatto che si è passati da un sistema di ciclo di rifiuti basato su un grosso impianto termico, a un polo impiantistico più evoluto, nel quale si separa il trattamento dell’umido a freddo e la parte residuale a caldo con una tecnologia evoluta della gassificazione. Penso che la prima fase di realizzazione, che sarà la separazione del secco dall’umido, potrà essere attuata in un paio di anni”.