Cronaca

Rapallo, schiavizzata e seviziata dai genitori: padre e madre restano in carcere

violenza

Rapallo. Riduzione in schiavitù e sequestro di persona: il gip di Genova ha confermato le imputazioni per i genitori di Rapallo nei confronti della figlia di 12 anni, picchiata e lasciata per ore al freddo sul terrazzo di casa con addosso solo la biancheria intima o il pigiama.

Il giudice, a cui è passata l’inchiesta dalla procura di Chiavari, dichiaratasi incompetente, ha inoltre deciso che i due, lei ecuadoriana e lui albanese, devono restare in carcere.

Intanto trapelano nuove rivelazioni. Secondo quanto si apprende, al vaglio della polizia potrebbe esserci l’ipotesi che la figlia non sia della coppia ma che sia stata fatta giungere in Italia con certificati fasulli proprio per occuparsi delle faccende domestiche in cambio di vitto e alloggio.

Le gravi accuse nei confronti della coppia sono nate da segnalazioni anonime ai servizi sociali di Rapallo. Una volta individuata la bambina, i maestri interpellati dagli investigatori hanno riferito dei disagi della scolara, che si recava a scuola senza aver fatto i compiti ed era disordinata nel vestire, tanto che si era anche presentata in aula indossando pigiama e pantofole.

Al contrario, i due fratellini più piccoli erano sempre in ordine. La coppia, per giustificarsi con gli insegnanti, avrebbe detto che la bimba non era gestibile. Secondo le indagini del commissariato di Rapallo, la bambina sarebbe stata costretta a fare le pulizie di casa, a rispondere “Comandi” e a servire in tavola.

Sarebbe anche stata notata di sera tardi, verso le 23, mentre puliva il terrazzo. La mamma ecuadoriana è detenuta nel carcere di Genova-Pontedecimo, mentre il papà albanese si trova in quello di Chiavari. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori da parte dei gip.

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