Cronaca

Rapallo, saranno sentiti dalla magistratura anche i fratellini della bimba schiavizzata

aula tribunale

Rapallo. Ieri è arrivata la salvezza, dopo anni di sevizie e violenze. Già dai primi momenti dell’arresto dei genitori che per anni hanno vessato la bimba dodicenne, si è pensato al futuro della piccola, a provare a costruire per lei un futuro migliore. Oggi però è soprattutto il momento delle ulteriore mosse della magistratura.

Saranno ascoltati nei prossimi giorni dagli investigatori i due fratellini di 10 e 11 anni figli della coppia ecuadoriana-albanese di Rapallo arrestata ieri con l’accusa di avere ridotto in schiavitù la loro altra figlia di dodici anni. I due minori, di 10 e 11 anni, entrambi maschi, saranno interrogati da uno psicologo e da un assistente sociale su delega del pubblico ministero Federico Panichi, divenuto titolare dell’indagine, passata dalla procura di Chiavari a quella di Genova per la gravità del reato commesso. Intanto, i due genitori si trovano rinchiusi in carcere, la donna a Pontedecimo e l’uomo a Marassi a Genova. Anche loro verranno ascoltati dal magistrato all’inizio della settimana.

In commissariato, dopo che gli agenti della squadra investigativa di Rapallo avevano notificato loro il provvedimento con il quale affidavano la figlia ai servizi sociali, i due genitori avevano ammesso di “aver esagerato con la piccola”. In particolare il padre albanese aveva puntualizzato con la madre sudamericana: “ti avevo avvertito che stavamo sbagliando”. Tra le accuse, la segregazione della ragazzina su un terrazzo per ore al freddo, botte e pressioni psicologiche per costringerla a servire in casa gli altri componenti della famiglia.

Nel frattempo oggi è stata interrogata la madre dal gip, e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. La donna, che si trova rinchiusa nel carcere di Pontedecimo, é stata sentita dal gip della Procura di Chiavari ma ha preferito non rispondere alle domande del giudice. E’ apparsa scossa e provata. La donna è accusata insieme al marito, un albanese di 37 anni, del reato di sequestro di persona e riduzione in schiavitù.

 

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