Provincia. L’odore dell’orso per allontanare i cinghiali: è la nuova particolare strategia all’esame della giunta provinciale genovese, da mesi alle prese con incursioni sempre più frequenti degli ungolati in città. I cinghiali infatti scendono indisturbati dalle alture, creando più di un problema nei quartieri di Castelletto, Oregina e San Teodoro.
Negli ultimi tempi sono state numerose le segnalazioni dei cittadini alla polizia provinciale e ai vigili del fuoco: gli incontri avvengono anche in pieno giorno, non appena cala il sole. Ad attirarli, neanche a dirlo, è principalmente il cibo, facilmente rintracciabile se i rifiuti vengono abbandonati non correttamente.
Non a caso l’assessorato ai Parchi del Comune, oltre ad avere approntato l’ordinanza, sta continuando il percorso di prevenzione su due direttrici: ripristinare le recinzioni sfondate per danneggiamento o usura, e sostituire i cassonetti in legno con quelli, a prova di cinghiale, in cemento. Oltre a multe salate per chi li foraggia. Accantonata, invece, l’ipotesi di battute di caccia in città. La proposta dei Verdi in Provincia va in questa direzione.
“Non bisogna usare lo spray a base di pallottole – spiega Angelo Spanò – ma cercare di risolvere il problema nel migliore dei modi. Con questa nostra proposta offriamo una possibilità di risparmio con un metodo ecologico – sottolinea Spanò – Bastano 15 euro per acquistare un flacone di liquido a base di orso”.
La sostanza creata in laboratorio viene posizionata su spugne e fissata su paletti: i cinghiali sentendo l’odore dovrebbero a quel punto allontanarsi. “A Sondrio e in alcuni nostri Comuni limitrofi hanno già sperimentato il liquido con notevole successo”, conclude Spanò. L’ordine del giorno firmato dai Verdi è ora al vaglio della giunta che ne verificherà la possibilità di attuazione mettendo a bilancio tra costi e benefici.