Ponte dell’Immacolata si avvicina: poca neve e meno partenze

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Genova. Il Ponte dell’Immacolata è ormai alle porte, ma le scarse precipitazioni nevose di questi giorni mettono in allarme gli operatori del settore, preoccupati anche per il fatto che i concorrenti d’Oltralpe, Svizzera e Francia in testa, sono dotati di una maggiore potenza degli impianti d’innevamento artificiale e di un netto vantaggio energetico rispetto all’Italia.

A dare voce alle preoccupazioni degli operatori della montagna è Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confindustria. “Un segnale di preoccupazione – spiega Iorio – viene confermato anche dall’indagine congiunturale di CISET- Federturismo Confindustria che prevede per la stagione invernale una flessione degli arrivi e dei pernottamenti domestici rispettivamente dell’1,5% e dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”.

Intanto è di queste ore la notizia che, nonostante la carenza di neve, grazie all’innevamento programmato, Dolomiti Superski apre sabato, 3 dicembre, complessivamente 49 impianti in sette centri sciistici. Questi si aggiungono agli impianti e piste già aperti dal 26 novembre. Sabato sono previste precipitazioni in quota nella zona dolomitica. In vista del ponte dell’8 dicembre entreranno poi in funzione altri impianti.

Lo scorso fine settimana la stagione è partita a Cortina e a Cervinia. E arrivano i dati previsionali in vista dell’atteso ponte dell’Immacolata: secondo Massimo Feruzzi, amministratore unico della società di consulenza turistica JFC e responsabile dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano, quest’anno il ponte dell’8 dicembre segnerà una riduzione degli italiani che andranno a trascorrere qualche giorno di vacanza in montagna: si prevede una diminuzione del 6%: dunque gli italiani che andranno in montagna saranno 1 milione 458mila; erano stati 1 milione 550 mila lo scorso anno. Nel complesso, però, gli italiani soggiorneranno per un periodo più lungo rispetto al Ponte dell’Immacolata del 2010, permettendo così di sviluppare, nel periodo 7/11 dicembre 2011, per le strutture alberghiere un fatturato di 141milioni di euro; per le strutture del settore extralberghiero (villaggi, rifugi, malghe, baite, b&b, ostelli, agriturismi, alloggi in affitto, etc.) un fatturato di 64milioni di euro; per altri servizi (noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass, attività ricreative, divertimento, ristorazione, etc.) un fatturato di 133milioni di euro. Complessivamente, le destinazioni della montagna bianca italiana realizzeranno, in occasione del Ponte dell’Immacolata, un fatturato di 338 milioni di euro, contro i 353 milioni dello scorso anno (-4,5%). A questi si aggiungeranno 35 milioni di euro che gli italiani spenderanno nelle destinazioni montane per lo shopping e l’acquisto di regali, in vista dell’imminente Natale.

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