Cronaca

Perseguitava la ex, condannato per stalking a un anno e 4 mesi un genovese di 44 anni

tribunale

Genova. Un genovese di 44 anni è stato condannato agli arresti domiciliari in casa dei genitori per aver perseguitato la sua ex con pedinamenti e telefonate insistenti.

L’uomo aveva però chiesto di andare in carcere, perché non andava d’accordo con i familiari. Oggi il gup Adriana Petri lo ha condannato a un anno e 4 mesi con rito abbreviato, al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 15 mila euro mentre il risarcimento danni sarà trattato in separato giudizio.

La vittima dello stalking è parte civile assistita dall’avvocato Maria Borra. L’uomo, difeso dall’avvocato Emanuele Lamberti, davanti al giudice ha affermato di non essere un molestatore e che in futuro cercherà di evitare la donna con la quale aveva avuto una breve relazione. “Ero convinto – ha detto – che mi fosse ancora affezionata. Non ho rancore nei suoi confronti”.

Le persecuzioni sarebbero iniziate nell’estate del 2010 con pedinamenti anche nel posto di lavoro della donna che, in un caso, l’avrebbe fatta cadere in terra. Nonostante fosse stato diffidato dall’avvicinare la sua ex, già a partire dal febbraio scorso, l’imputato avrebbe continuato imperterrito la sua azione di stalking tanto che il gip, nel maggio scorso, ne dispose gli arresti domiciliari poi scaduti e ripristinati in luglio. Dopo neppure una settimana, però, l’uomo chiese di andare in carcere. Oggi il giudice ha negato la scarcerazione perché l’uomo non ha un domicilio fisso, è senza lavoro ed esiste il pericolo di reiterazione di questo tipo di reato

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