Genova. “Prendiamo atto con dispiacere degli insulti che Grillo rivolge, di fatto, a se stesso e ai suoi colleghi, ma la Siae non ha chiesto nulla”. E’ il commento arrivato tramite una nota scritta della società a seguito delle accuse rivolte dal palco del Palacep da Beppe Grillo alla Siae per aver chiesto il 10% sugli incassi devoluti alle vittime dell’alluvione del 4 novembre.
La Siae, prosegue la nota, “attende – come era stato spiegato al manager del signor Grillo che evidentemente non ha capito – le dichiarazioni relative all’esibizione gratuita degli artisti e quelle relative alla destinazione benefica dei proventi. In quel momento e solo allora applicherà un abbuono fino al 90% delle spettanze di diritto d’autore e quindi di fatto chiederà circa l’1% dell’incasso complessivo”.
“Spiace dover ricordare che questo avviene in applicazione delle regole che i suoi associati (tra cui lo stesso Grillo) si sono dati. Anche se è giusto ricordare la sensibilità di Siae in occasione di questo genere di tragedie – conclude la nota – come il milione di euro che i suoi associati della musica hanno donato in favore della ricostruzione dell’auditorium della musica de L’Aquila”.