Cronaca

PalaCep show per alluvionati, Grillo: “Gesù con i bodyguard di Bagnasco sarebbe ancora vivo”

Genova. Comincia leggermente in ritardo la serata al PalaCep per gli alluvionati, comincia con l’evidente delusione dell’organizzazione che aveva paura del rischio tracimazione del palazzetto e che invece si è trovata circa 700 persone.

La delusione e le recriminazioni sono ancora per quella notizia fatta trapelare sulla presenza di Adriano Celentano, quella notizia che ha depotenziato uno spettacolo davvero intenso.

Al di là delle recriminazioni lo spettacolo comincia, e lo fa con il solito scoppiettante Beppe Grillo: “Siamo qua al Cep, qualche anno fa non c’era neppure la farmacia …. Ho dovuto dire a Adriano Celentano che era un quartiere residenziale”.

Dopo il blues cantato a braccio da Beppe Grillo tutto incentrato sul Cep, è entrato in scena il giornalista del Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa che ha ripreso il tema principale della serata: l’alluvione. Un monito, condiviso da molti: “Stiamo già preparando l’alluvione del 2020, e io so che come giornalista la racconterò”.

Uno spazio di riflessione sulle motivi scatenanti della alluvione incentrata principalmente sulla cementificazione.

Riflessione e divertimento, con Beppe Grillo che detta i tempi. Scende Sansa dal palco e entra Don Gallo introdotto da un paio di battute fulminee del comico genovese su Bagnasco: “Se Gesù avesse avuto le sue guardie del corpo non sarebbe morto”.

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