Economia

Manovra, torna l’Ici, Venturi: “Colpiremo le seconde case sfitte per agevolare chi cerca casa a Cogoleto”

anita venturi sindaco cogoleto

Cogoleto. “C’è molto da lavorare”. E’ il commento di fine anno del sindaco Anita Venturi, a poco più di sei mesi dal suo insediamento.

“Abbiamo preso il Comune in un momento difficile – spiega il primo cittadino – abbiamo chiuso un bilancio pensando alla manovra di agosto e invece è stato necessario rimandare per capire qualcosa di più sul nuovo decreto Monti”. Per i Comuni l’incertezza riguarda soprattutto l’Imu, la nuova Ici. “Dobbiamo ancora capire cosa significhi realmente in termini di entrate e uscite e non abbiamo capito l’aumento della rendita catastale, perché tale non è – sottolinea Venturi – ma si traduce solo in un aumento del moltiplicatore. Gli uffici di ragioneria sono al lavoro per fare simulazioni e intanto aspettiamo l’approvazione in parlamento”.

L’Imu prevde due aliquote per prima e seconde case, e una detrazione sulla prima casa di 200 euro, per determinate categorie e a discrezione dello stesso Comune. “Pensiamo che molti cittadini non dovranno pagare perché ci sono molte case che rispettano questa condizione – commenta – però si potrebbe fare un discorso sull’aumento dell’aliquota sulle seconde case sfitte, per agevolare chi cerca casa, una necessità reale qui a Cogoleto”.

Nei palazzi degli enti locali la manovra Monti ha creato scompiglio anche per l’annunciato e poi sembra in parte ritrattato, taglio delle Province, gettando nel caos non solo l’amministrazione di Palazzo Spinola ma anche gli stessi Comuni. Cogoleto, inoltre, vive una situazione anomala, al confine tra due province.

“Su tante cose diventano un bastone tra le ruote, per esempio per lo smaltimento dei rifiuti dove di fatto paghiamo due gabelle, a Savona e Genova, ma allo stesso tempo è indubbio – conclude Venturi – la Provincia di Genova è di forte aiuto per un Comune come il nostro che ha tante competenze ma poche persone”.

Dall’anno vecchio al nuovo, il sogno per Venturi è “lo sblocco della situazione Stoppani” anche se “la bonifica mi preoccupa molto, non è stato ancora varato il decreto per riconfermare lo stato di allerta che scade il 31 dicembre, spero che il ministro Cancellieri, data la conoscenza di territorio e situazione, sia un interlocutore forte in caso di bisogno”.

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