Genova. Le responsabilità politiche sono state palleggiate e imputate, difficilmente assunte. Adesso è il momento della magistratura, con i suoi tempi. Non stiamo infatit parlando del Ferregiano, bensì di Sestri Ponente.
Saranno interrogate dai magistrati genovesi nei prossimi giorni le 24 persone indagate per inondazione colposa nell’inchiesta sull’alluvione del 6 ottobre 2010 che colpì in particolare Sestri Ponente, dove esondò il torrente Chiaravagna. Tra le persone destinatarie delle informazioni di garanzia figurano funzionari comunali e tecnici del Comune e della Provincia di Genova, ma anche alcuni referenti di una decina di aziende cui spettava la pulizia di tratti delle tombinature. Durante gli interrogatori in Procura, gli indagati avranno la facoltà di difendersi e di motivare il loro operato.
Dalla perizia redatta dai tecnici è emerso che non vi furono i profili dell’eccezionalità dell’evento, ma che si trattò di cattiva o inesistente manutenzione dei sei rivi. Non è da escludere che, nel prosieguo delle indagini, possano emergere altre eventuali responsabilità. Il periodo preso in esame è quello tra il 2002 con i piani di bacino in vigore quell’anno e il 6 ottobre 2010, giorno dell’alluvione. Sono stati, quindi, individuati i soggetti che, in quel periodo, si sono occupati della manutenzione delle tombinature, sia sotto il profilo di concedenti che concessionari. In Procura viene spiegato che questo potrebbe essere un “processo-pilota”, importante per ottenere una maggior attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti nella manutenzione del territorio.
Il Sindaco non ha perso tempo a prendere le difese dei due tecnici del Comune. “Rinnoviamo la nostra fiducia e la nostra stima agli ingegneri Paolo Tizzoni e Stefano Pinasco, i due dirigenti comunali che, con spirito di collaborazione e trasparenza, ci hanno comunicato l’arrivo degli avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta per l’alluvione che ha colpito Sestri Ponente nell’ottobre 2010”. Lo dichiara il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, in relazione alla notizia dei 24 avvisi di garanzia inviati dalla magistratura per l’alluvione del 2010. “Abbiamo piena fiducia nella magistratura – afferma la prima cittadina – e ci auguriamo che le indagini si svolgano rapidamente e accertino eventuali responsabilita”. “Al momento – proseguie – non abbiamo elementi per capire su cosa si stiano orientando le indagini, poiché non ne siamo a conoscenza e non conosciamo nemmeno chi siano gli altri 22 indagati. Confidiamo – conclude – che Paolo Tizzoni e Stefano Pinasco sapranno fornire tutti gli elementi che permettano ai magistrati di chiarire ogni dubbio”