Economia

Genova, l’high tech non teme la crisi, Castellano (Dixet): “Il progetto Erzelli va avanti, aspettiamo l’Università”

carlo castellano - nanotecnologie - dixet

Genova. E’ un settore che sembra non temere crisi e che nel capoluogo ligure impiega sempre più addetti. Gli studi, poi, prevedono che nei prossimi dieci anni il numero delle aziende ad alta tecnologia a Genova aumenterà del 25%, con una sensibile crescita di personale impiegato. Identiche previsioni per quanto riguarda il fatturato che passerà dagli attuali 4,5 miliardi di euro a 6,5 nel 2021.

Sono questi i risultati della ricerca “Genova 2021: il ruolo strategico della tecnologia”, promossa dal Dixet,consorzio di aziende high tech e presentata questa mattina nella sede genovese della Banca D’Italia. “L’high tech è già diventato per Genova la principale struttura produttiva, con 15 mila addetti e 150 imprese, ma questo documento – sottolinea il presidente del Dixet, Carlo Castellano- indica una possibilità ulteriore di crescita”. Parlando di alta tecnologia, poi, è naturale che il pensiero corra subito al parco scientifico-tecnologico degli Erzelli. Il progetto procede secondo le previsioni: “Il parco degli Erzelli sta andando avanti. Adesso aspettiamo – conclude Castellano- che l’Università prenda le sue decisioni, augurandoci che lo faccia in tempi molto brevi. Ericsson a metà del prossimo anno sarà già dentro con i suoi mille dipendenti ed anche Esaote ha deciso di trasferirsi, ma noi contiamo soprattutto nell’arrivo a Genova di nuove imprese”.

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