Genova. Oggi davanti alla sede del Gaslini di Genova si è svolto il presidio dei lavoratori precari dell’Istituto.
Il Consiglio di Amministrazione del Gaslini ha deliberato nello scorso mese di luglio un provvedimento che colpisce pesantemente circa ottanta ricercatori precari della ricerca, che in alcuni casi operano presso l’Istituto da 15 anni contribuendo attivamente ad accrescere il profilo di eccellenza della ricerca scientifica e della qualità delle cure, motivi di vanto dell’Istituto stesso. Tale provvedimento, non dettato peraltro da alcuna esigenza di bilancio, sancisce un limite massimo di cinque anni per la durata dei contratti del personale precario dell’Ente, senza possibilità di rinnovo.
Questo provvedimento avrà come unica ed inevitabile conseguenza la perdita del lavoro, se non verrà attivato un piano di assunzione dei ricercatori stessi. La situazione è drammatica anche per i borsisti amministrativi: alcuni di loro perderanno il lavoro il prossimo 31 dicembre.
Durante il presidio di protesta i lavoratori hanno avuto rassicurazioni su una prossima imminente convocazione da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Gaslini, Prof. Vincenzo Lorenzelli. Per Fabio Allegretti, Segretario Generale Nidil Cgil Genova si tratta di un risultato importante “In questi ultime settimane abbiamo intensificato le iniziative di protesta e di mobilitazione: la situazione infatti è grave sia per quanto riguarda i posti di lavoro ma anche per il futuro della ricerca sanitaria nel nostro Paese. Chi svolge un ruolo così importante nella nostra società non può e non deve essere penalizzato da una situazione precaria. Mi auguro che l’incontro con il Prof. Lorenzelli vada in questa direzione, anche perché se non cambia qualcosa, i primi borsisti amministrativi perderanno il lavoro il prossimo 31 dicembre”.