Sport

Il 2011 dice addio: un anno di sport a Genova

dinghy, barca a vela

Genova. Che anno è stato il 2011 a Genova per gli sport ingiustamente chiamati minori? Sicuramente un anno di soddisfazioni e di tante iniziative importanti.

Lo stadio Luigi Ferraris ha abbandonato temporaneamente il calcio, per ospitare il rugby di alto livello, mentre sul canale di calma di Prà si sono svolti i mondiali di cannottaggio.

Ma non solo. Come non ricordare poi il Giro d’Italia che a maggio ha toccato il capoluogo ligure, dirigendosi verso il Tigullio? Una tappa maledetta, che ha visto l’incidente costato la vita al giovane ciclista Wouter Weylandt.

E poi il tennis: a Genova si sono svolti gli Europei under 16, universalmente riconosciuti come un successo sportivo e di organizzazione. Gli atleti olimpionici liguri, premiati a novembre dal Coni: erano ben 57, hanno partecipato a sei olimpiadi, da Nagano ’98 a Pechino ’08.

Tra di loro velisti come Diego Romero, fiorettisti e ancora pallanuotisti del calibro di Alessandro Calcaterra, Elisa Casanova, Maurizio Felugo, Teresa Frassinetti, Federico Mistrangelo e Stefano Tempesti. Per finire con la martellista Silvia Salis e la quattrocentista Francesca Carbone.

La pallanuoto non aveva mai deluso e non lo ha fatto neanche nel 2011. La nazionale maschile a Shanghai ha vinto per la terza volta i mondiali, guidata sul gradino più alto del podio da liguri di nascita o di adozione come Tempesti, Gitto, Figlioli, Felugo, Giorgetti, Deserti ed altri ancora.

Molti di questi hanno conquistato anche il titolo italiano con la calottina della Pro Recco. Risultati straordinari anche per le squadre femminili: secondo posto nella World League a Tianjin, in Cina e conquista della Supercoppa europea sempre per la Pro Recco.

Risultati importantissimi, quindi, in tutte le discipline sportive. Il 2012 vedrà disputarsi le Olimpiadi di Londra e l’augurio è di ripetere le prestazioni dell’anno che si sta concludendo.

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