Genoa, tanto rumore per nulla: il mercato è un sibilo, Preziosi tace, Malesani si adegua

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Genova. Siena-Grifone, domani si torna in campo. I rossoblù vanno a caccia dei 3 punti. Contro i bianconeri Malesani non può permettersi altri passi falsi, la sua panchina è a dir poco traballante. Le sconfitte con Cesena e Milan (aggiuntesi a un avvio di stagione con più bassi che alti) hanno lascito il segno, l’allenatore resta sotto esame; per qualcuno siede ancora sulla panchina rossoblù solo grazie al gran rifiuto di Lippi. Sullo sfondo ci sono i soliti De Canio, Donadoni e Ferrara. Che il momento sia delicato è cosa evidente ai più. In settimana, nella sala stampa del Signorini non si è presentato nemmeno un giocatore.

Oggi sarebbe toccato al mister ma all’ultimo momento anche la sua conferenza è saltata. Un modo per evitare un “non sono mollo” bis e le solite domande su un possibile esonero, una tattica buona per aggirare le polemiche presidente-tifoseria.

Proprio per Preziosi, questi sono giorni di fuoco. Tra le mani si è ritrovato una squadra che stenta, un tecnico che non lo convince, una multa di 5000 euro per il lancio di un razzo sparato dai supporter nel corso di Genoa-Milan e il duro comunicato della tifoseria organizzata nei suoi confronti. “Abbiamo appreso dai giornali che lei presidente è rimasto turbato dalle scaramucce avvenute venerdì fuori lo stadio Ferraris”, si legge nel comunicato, “Quindi anche noi esterniamo il nostro turbamento, ma sugli ultimi incontri del Genoa visti all’interno dell’impianto… Le vorremmo fare tante domande ma probabilmente finiremo sul solito discorso di eterna nostra riconoscenza… quindi andiamo subito alla domanda finale… il suo progetto che obiettivi ha? Prima che risponda, per non sentirci dire cose che potremmo fraintendere, vorremmo essere subito chiari: il Ferraris non si tocca. Così se per caso nel suo “progetto” ci fosse anche un progetto edilizio per la costruzione di un nuovo impianto in una zona diversa da quella di adesso e magari di proprietà o in partecipazione con altre squadre di serie minori, sappia già che la nostra opinione è contraria e opposta. La vorremmo vedere più concentrato per risolvere i macro problemi che questa squadra ha… quindi non perda tempo con 4 lacrimogeni, pensi a farsi valere nel mercato di gennaio…”.

I tifosi chiedono al patron rossoblù di pensare a gennaio. Lo avrebbe fatto a prescindere dall’invito dei supporter ma nei suoi pensieri c’è anche il presente. Un nuovo ko del Grifone potrebbe costringerlo a estremi rimedi, a cambiare il timoniere della squadra. A Siena Malesani si gioca il tutto e per tutto. Peccato che il tecnico arrivi in Toscana con gli uomini contati, soprattutto in difesa. Bovo (ko) e Kaladze (squalificato) sono fuori gioco, in dubbio resta anche Dainelli.

L’ex Fiorentina ieri si è allenato con i compagni ma la sua presenza in campo non è affatto scontata. Indisponibili i vari Antonelli, Kucka, e Birsa.

Poi c’è il mercato. Nell’attesa che Borriello abbassi le proprie pretese economiche (un suo ritorno al Genoa è cosa concreta), rispunta la possibilità di vedere El Shaarawy all’ombra della Lanterna: il Milan lo cederebbe in prestito. Piace il giovane centrocampista del Palmeiras Dybal. In uscita Ribas: il Saragozza ha pronto un assegno da 3 milioni. Prossimo alla cessione anche il deludentissimo Caracciolo, andrà al Novara.

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