Genoa-Milan: le nostre pagelle

miguel veloso

Dopo una sconfitta così: l’unica cosa che si può dire è: non sono queste le partite da vincere. Però quelle in cui tentare fino alla fine sì.

Frey 7 – forse alla sua migliore stagione in carriera, non gli si può chiedere nulla se non un diverso taglio di capelli. Monumentale.

Moretti 5 – apre porta e strada al secondo gol del Milan. Distratto.

Granqvist 6,5 – sradica un paio di palloni dai piedi di Ibrahimovic, prova a salire e cercare successo nell’arrembaggio prima del raddoppio. Granitico.

Dainelli 6 – dai contrasti esce quasi sempre vincitore, gli avversari sono scomodi e non è una serata semplice.

Kaladze 5 – ok, forse siamo un po’ troppo giornalistici e ci leghiamo a un episodio, ma entrare a cento all’ora in aria su uno come Ibrahimovic è quanto meno avventato. Emotivo.

Mesto 5,5 – avrebbe dovuto essere il 5 di centrocampo, un po’ di Gasperiniana memoria, invece finisce da terzino con pochi spunti. Modesto.

Rossi 7 – il recupero esaltante su Nocerino quando ormai era a tu per tu con Frey e il tentativo di gol con colpo di tacco valgono il prezzo del biglietto. Intramontabile.

Veloso 6,5 – metta a posto il centrocampo, prova a dare geometria, predica e alla fine crea da solo 2 delle 3 palle gol del Genoa. Fastidiosissimo (per gli avversari, si intende).

Constant 5 – crescita aspettasi. Questa volta ha il merito di metterci corsa e un po’ più di precisione, per voglia e cattiveria ripassare. Godot. Dal 25 st Merkel 6 – nessun timore reverenziale, nessun disagio, mette molta testa e tecnica tanto da far sospirare il pareggio, poi alza bandiera bianca sul 2 a 0. Lucido

Jankovic 5 – le attenuanti ci sono, eccome, la prestazione no. Soffice. Dal 33’ st Ze Eduardo 6,4 – la nota lietissima della serata, forse l’attaccante di cui il Genoa ha bisogno, dopo due minuti se ne esce fuori con un tocco da biliardo che dobbiamo ancora capire. Incanto.

Pratto 5,5 – qualcuno ne reclamava l’utilizzo (anche da questo giornale, lo si ammette) ma è certo che quella foga che si vede quando subentra, dal primo minuto appare confusione. Legnoso. Dal 44 st Jorquera sv – forse il voto lo meriterebbe per la costanza e il silenzio con cui subisce queste angherie. Dimesso.

Malesani 5 – non era lecito dare l’ultimatum con il Milan, e infatti nessuno lo ha fatto. Ma è certo che sono proprie queste le partite in cui non ci sarebbe nulla da perdere, alzare la testa e osare. Invece

 

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