Genova. “Venduti, esiste solo un sindacato”. C’è stato anche qualche momento di tensione oggi durante l’imponente manifestazione che ha invaso le strade del capoluogo ligure per dire no alla Manovra Monti. I lavoratori Fincantieri, giunti davanti alla Prefettura, hanno avuto infatti un acceso diverbio con i rappresentanti delle altre sigle sindacali, Uil e Cisl. “Grondona, ti devi vergognare”, ha risposto qualcuno.
“Tra i lavoratori c’è tanta rabbia”, ha spiegato a genova24.it, Bruno Manganaro, della Fiom-Cgil. “In Fiat si caccia la Fiom dal tavolo di trattativa, in Fincantieri si accetta di avere tanta cassa integrazione e non discutere sul futuro del cantiere e sui carichi di lavoro, prendendo in giro anche il presidente Burlando. Siamo disposti a tutto: noi lottiamo contro questa manovra, contro la Fiat che impedisce ai lavoratori di scegliere il proprio sindacato e per difendere l’industria a Genova, sia Fincantieri, sia Finmeccanica. Lo faremo con tutte le nostre forze e il consenso dei lavoratori”.
La frattura tra i sindacati pare ormai insanabile. “Siamo al tavolo di trattativa: bisogna dire all’azienda che siamo disposti a firmare. Nessuno può capire questa disponibilità a firmare senza discutere con i lavoratori, senza fargli votare i contratti e gli accordi – prosegue Manganaro – L’unica volta che si è votato è stato quando l’ha deciso la Fiat. In Italia si vota ovunque, anche nelle bocciofile: l’unico posto dove non si vota è dentro ai luoghi di lavoro. Credo che questo sia un attacco enorme alla democrazia e quando si mettono in discussione certi diritti è difficile stare uniti. Io accetto che gli altri abbiano opinioni diverse, ma non accetto che non mi facciano votare”.
Nonostante tutto ancora un lume di speranza esiste ancora tra i lavoratori di Fincantieri. “Il mondo politico locale e l’Autorità Portuale sono dalla nostra parte, quindi abbiamo ancora una speranza e speriamo che il governo non sia così folle da impedire un tavolo di trattative – conclude – Se questo dovesse accadere riprenderemo la lotta. In cantiere c’è una nave e difficilmente lo lascerà”.
Manganaro, infine, è molto critico sulla Manovra Monti: “Una manovra come questa l’avrebbe potuta fare chiunque, non servivano certamente esperti della Bocconi”.