Economia

Esaote a Erzelli, Caminito: “Importante ma bisogna arrivarci in vita, monitoreremo giornalmente l’azienda”

erzelli

Genova. La manifestazione improvvisa dei lavoratori Esaote, con due ore di sciopero e il corteo per le vie di Sestri Ponente, è stata “proficua”. Sul futuro dell’azienda leader mondiale nella produzione di sistemi diagnostici medicali oggi si è mosso infatti più di un passo.

Con una nota la direzione ha formalmente escluso l’ipotesi che vi possano essere tagli occupazionali all’interno del Gruppo. Con la promessa di controbilanciare con la crescita sui mercati extraeuropei la possibile riduzione in Europa.

“E’intenzione della Direzione affrontare questa nuova situazione senza procedere ad alcuna riduzione dell’organico aziendale, contenendo al massimo l’eventuale riduzione di lavoratori atipici – si legge nella nota – E’ quindi priva di alcun fondamento l’affermazione che l’Azienda intenda ridurre l’occupazione di 200 dipendenti e chiudere la sede del Gruppo Esaote”.

“La crisi è partita in America dal 2007 – commenta Antonio Caminito, segreteria Fiom Cgil – era impensabile pensare di rimanerne immuni. L’azienda, invece, nonostante da mesi chiedessimo un intervento preventivo, si è limitata ad aspettare l’evolversi degli eventi e a promettere il piano industriale a febbraio, fra più di due mesi”. Secondo i sindacati la crisi c’è, però “non si può affrontare chiudendosi in se stessi, altrimenti il destino è solo la chiusura, e questa non può essere la medicina per tutti i problemi”.

Milleottocento dipendenti su tutto il territorio nazionale, trecento operativi a Genova, di cui 120 ricercatori. “E’ la ricerca il settore con cui rispondere alla crisi – sottolinea Caminito – investendo e programmando la crescita. Il professore Castellano con cui abbiamo parlato oggi ha promesso di aprire già dalle prossime ore un tavolo di confronto. Monitoreremo giornalmente l’azienda e vedremo dal piano industriale come deciderà di muoversi, se cioè dimostrerà di voler crescere o di ricompattarsi e tendere alla chiusura”.

Inoltre, stamani da Palazzo Tursi, è arrivato il via libera alla convenzione per poter trasferire la società Esaote nel villaggio tecnologico degli Erzelli. “Il miglior sostegno che potevo dare ai lavoratori scesi oggi in piazza – ha commentato Marta Vincenzi su Twitter – La crisi non risparmia nessun settore. Meglio evitare che qualcuno pensi di fondere le sedi e trasmigrare la sede di Genova a Firenze”.

E proprio su Erzelli: “E’ una prospettiva importante – conclude Caminito – crediamo in questo progetto, ma è altrettanto importante che Esaote ci arrivi in vita e con gli attuali livelli occupazionali”.

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