Dopo gli scontri tra tifosi l’annuncio shock del “Genoa Club for Children”: mai più allo stadio

Le immagini del Derby dela laterna tra Genoa e Sampdoria

Genoa. Il Genoa cerca di svoltare dopo la sconfitta di Marassi con il Milan e prepara la gara contro il Siena. Rientrerà Palacio e mancherà lo squalificato Kaladze e quindi è chiaro che non sarà una passeggiata.

Chi ha già svoltato, e non è una svolta piacevole, è il Genoa Club For Children. Realtà nata nel 2006 grazie all’impegno di alcuni volontari tifosi del Grifone ed educatori di mestiere, il club si è già fatto notare al Ferraris per due motivi, tutti decisamente positivi. Chi fa parte del gruppo, settore 5 di Marassi, è giovane, tra i 7 ed i 16 anni, e l’unica azione riprovevole per cui si fa notare è forse qualche parolaccia, pronunciata inavvertitamente per un gol subito.

Dopo Genoa-Milan tutto questo non lo vedremo più e forse, nella nebbia dei lacrimogeni, quel settore sempre composto e mai al di sopra delle righe ci sembrerà un miraggio. Il Genoa Club For Children, lo annuncia un comunicato sul sito internet ufficiale, non li vedremo più allo stadio.

“Al Settore 5 è sempre andato tutto liscio e per questo dobbiamo ringraziare tutti gli addetti ai lavori. Il settore è sempre stato trattato da tutte le forza in gioco come una sorta di territorio sacro. Questa volta, però, si è attentato all’incolumità fisica dei Children, hanno subito danni fisici e insieme paura e panico. Hanno dovuto respirare gas tossici senza nemmeno sapere il perchè. Puniti perchè presenti! E’ una cosa intollerabile”.

E certo qualche dubbio venerdì sera era venuto un pò a tutti: è possibile che la gestione dell’ordine pubblico al di fuori del Ferraris comporti disagi e paura a chi siede all’interno? E’ vero, il vento ci ha messo lo zampino, ma era proprio inevitabile “affumicare” in modo gratuito le migliaia di spettatori pacifici?

Nella home page dei Children campeggia una foto d’annata con ragazzi con una maschera antigas e poi quelle parole asciutte, che suonano come una sconfitta per una città, per uno sport, di più per un intero sistema che spesso così sobrio non è.

“In questi cinque anni tutti i rischi sono stati previsti, uno non previsto è stato quello dei lacrimogeni di domenica. per fortuna è andato tutto abbastanza bene. Visto che sara’ difficile impedirne l’uso da parte delle forze dell’ordine, si potrebbe ripetere e magari in maniera più grave. Pertanto, individuata una falla nella sicurezza che puo provocare conseguenze anche gravi, non riteniamo opportuno continuare le attività al Settore 5”.

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