Regione. “Vogliamo sperare che non ci sia in Liguria, e crediamo che non sia così, la volontà di far uscire l’Italia dei Valori dalla maggioranza, con una scusa qualsiasi, magari per fare un esperimento di quello che poi potrebbe essere un governo nazionale di grosse coalizioni alla tedesca, che taglia appunto l’Idv, magari con una legge elettorale ad hoc”.
Il capogruppo regionale dell’Idv, il giorno successivo alla riunione dell’esecutivo a Roma e il precedentemente out out del presidente Claudio Burlando, che non cede sulla questione degli assessori esterni, spiega la posizione del suo partito e solleva anche un dubbio di non poco conto.
“Ieri si è svolto l’esecutivo nazionale e uno dei temi forti è stato proprio quello dei rapporti tra Partito Democratico e Italia dei Valori a livello nazionale. In questo contesto già aspro e molto sofferto si è poi posto il problema della Liguria – prosegue – Noi abbiamo chiesto una riflessione sui tagli dei costi della politica senza demagogia, perché vogliamo che questa partita dell’antipolitica finisca definitivamente. Vogliamo una politica forte e seria, che serva a tutti i cittadini liguri e italiani”.
“Sono stati fatti commenti di tipo dietrologico, ma nulla di tutto questo è sensato, anzi, io lo ribadisco ancora una volta: con tutte le poltrone che mi hanno attribuito in questi anni potrei aprire un mobilificio di quelli grandi – continua Scialfa – Io resto a fare il capogruppo se resta la maggioranza”. Ma ecco apparire il sospetto. “Vogliamo sperare che non ci sia in Liguria, e crediamo che non sia così, l’intenzione di far uscire l’Idv dalla maggioranza – Se il progetto fosse questo, e non lo crediamo, allora la partita cambierebbe e diventerebbe politica nazionale, altrimenti, se si tratta solo di una questione locale, va analizzata in altra maniera”.
Secondo il capogruppo, infatti, è tutto molto chiaro. “Se noi volessimo mettere davvero in difficoltà la giunta, oggi non voteremmo il bilancio, mentre nessuno di noi ha mai detto di non volerlo votare – spiega – Quindi, se sulla ‘montagna’ del bilancio non cade la giunta, perché dovrebbe cadere sul ‘topolino’ degli assessori esterni? Comunque il presidente Burlando ha detto in maggioranza che esaminerà la questione degli assessori esterni, poi in ballo c’è la partita dell’Irpef e soprattutto, il vero oggetto del contendere, è la partita della sanità. Siamo il secondo partito di maggioranza, ma anche se non lo fossimo, qualunque consigliere ha il diritto-dovere di chiedere lumi su quella che è la gestione della sanità e sull’Irpef, che andrà probabilmente ad aumentare”.
“Questo è il senso dell’operazione, poi se si vuole dare una lettura dietrologica ognuno è libero di farlo, ma credo che i tempi e le necessità dei cittadini non ci consentano un abbassamento del livello della politica – conclude Scialfa – Burlando è bravo e capace, ci sono incidenti di percorso, ma si possono risolvere se c’è la volontà di risolverli”.