Genova. E’ stata truffata da un impenditore calabrese di 54 anni una coppia di algerini: i due avevano comprato una villetta sulle alture di Genova ma, qualche tempo dopo, hanno ricevuto l’ordine di demolizione perché non avrebbe rispettato le regole urbanistiche. A carico dell’imprenditore è iniziato ora un processo per truffa e falso ideologico.
La vicenda risale al 2005, quando marito e moglie, che risiedono da anni in Italia e hanno una piccola attività imprenditoriale, decisero di cambiare casa e di prenderne una più comoda a causa dell’invalidità del marito.
I due avevano sipulato dapprima il contratto preliminare di vendita e poi quello definitivo per un importo complessivo di 180mila euro comprensivo dei lavori che erano stati eseguiti. I coniugi si erano già stabiliti nella nuova casa ma, qualche tempo dopo, il Comune gli ha notificato l’ordine di demolizione della villetta. Secondo l’accusa l’imputato, difeso dall’avvocato Stefano Bigliazzi, avrebbe dichiarato falsamente nell’atto preliminare di compravendita che era conforme alle norme edilizie e urbanistiche vigenti e costruito prima del settembre 1967.
Originariamente, al posto della villetta vi era un cascinale. La coppia, che da sei anni vive nella villa ed è assistita dagli avvocati Carola Flick ed Enrico Piccione, ha presentato dapprima ricorso al Tar che si è pronunciato a favore della demolizione e ora è in attesa della decisione del Consiglio di Stato. Il processo riprenderà il 6 febbraio 2012.