Genova. Salvaguardare le imprese dell’autotrasporto. E’ questa la richiesta di Confartigianato Trasporti Liguria, che ha deciso di proclamare il fermo – da effettuarsi entro la fine di gennaio – contro la manovra del governo Monti.
Una protesta alla quale non aderisce la Cna-Fita, che invece accusa l’Unatras di “comportamento grave e irresponsabile”. “L’autotrasporto su gomma muove il 90% delle merci in Italia – Afferma Antonio Marzo, presidente di Confartigianato Trasporti Liguria -. Siamo una realtà frammentata, fatta soprattutto di piccole imprese, ma queste stesse pmi sono quelle che muovono e fanno crescere l’economia italiana e, come tali vanno salvaguardate”.
Tre le richieste al governo: “Sanzioni pesanti per chi non rispetta i costi minimi di sicurezza, il pagamento delle fatture fissato a 30 giorni e il rimborso delle accise sul gasolio non superiore ai tre mesi.
“Se il governo Monti non ci verrà incontro – dice Marzo – saremo costretti a fermarci”. Una decisione, quella del fermo, che Cna-Fita considera “arbitraria”, convinta che “il particolare momento economico e politico che il Paese sta vivendo impone preventivamente il dialogo”.