Roma. I tifosi di calcio possono gioire, ma solo a metà. La tessera del tifoso è illegittima, lo ha deciso il Consiglio di Stato. La tessera, istituita già da qualche anno per regolamentare i flussi di chi acquista i tagliandi per le partite di campionato, è da sempre nel mirino dei supporter italiani.
Ora il supremo tribunale amministrativo si è pronunciato dopo un esposto presentato da Codacons e Federsupporter: la contestazione riguarda in particolare l’abbinamento obbligatorio della tessera ad una carta di credito ricaricabile. “L’abbinamento inscindibile (e quindi non declinabile dall’utente)- si legge nella sentenza- tra il rilascio della tessera di tifoso (istituita per finalita di prevenzione generale in funzione di una maggiore sicurezza negli stadi) e la sottoscrizione di un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata potrebbe potrebbe condizionare indebitamente la libertà di scelta del tifoso-utente e potrebbe pertanto assumere i tratti di una pratica commerciale scorretta”.
Illegittima, quindi, non non tanto la tessera del tifoso in sè, quanto le finalità commerciali ad essa legate. Sul web i commenti si sprecano: c’è chi inneggia alla libertà (“E’ fatta, tutti liberi in trasferta”) e chi ricorda le tante partite perse (Qualcuno se ne è accorto, finalmente! Quasi due anni di sofferenza!”). La sentenza potrebbe scardinare un sistema, ma di certo la battaglia sarà ancora lunga prima di poter finalmente dire fine a questa vicenda.
La pronuncia del Consiglio di Stato “non influisce sulla legittimità della tessera del tifoso, che continuerà ad essere necessaria per andare in trasferta”. E’ quanto fa sapere l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. La sentenza, “riguarda infatti soltanto l”abbinamento inscindibile tra la tessera del tifoso ed uno strumento di pagamento bancariò che nulla ha a che vedere con le finalità proprie della tessera del tifoso”.
“Ho grande rispetto per tutte le sentenze”. Così invece ha commentato il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri. “Leggeremo la sentenza – ha aggiunto – ci penseremo e daremo le nostre risposte, vedremo cosa c’é da fare”.