Angelo Bagnasco, dopo i suoi auguri alla città di Genova, dalle colonne dell’Avvenire è tornato su molti argomenti delicati che riguardano il paese.
“Il volto vero della crisi internazionale, che segna anche il nostro Paese, si è manifestato”, ha scritto, e forse l’umanità non ha “voluto guardare” alla “grande mutazione” che “era in atto” e che “avrebbe costretto a rivedere gli stili di vita e, prima ancora, di lavoro, di fare economia e, soprattutto, finanza”.
“Più ampiamente, mi pare che siamo sollecitati a ripensare il modo di vivere insieme, di fare società”, prosegue il presidente della Cei esortando a “guardare avanti, al domani della nostra vita e della vita di tutti. Ma insieme!”.
“Insieme – prosegue Bagnasco – a tutti i livelli e ambienti: dai responsabili della cosa pubblica, del mondo del lavoro, della finanza e dell’economia, del condominio e del borgo, dei singoli cittadini”. “Abbiamo bisogno di purificare lo sguardo da illusioni menzognere, da sogni di vita facile e lussuosa, da invidie corrosive, da ingordigie devastanti, da furbizie egoiste” conclude il cardinale, che è anche l’arcivescovo di Genova, augurando un “Buon Natale” dove tutti possano riscoprirsi fratelli “che guardano verso il medesimo orizzonte e camminano insieme con fiducia e coraggio”.