Genova. Via libera della Regione Liguria per l’ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado Ligure. Un provvedimento necessario in previsione del decreto autorizzativo che arriverà nelle prossime settimane dal ministero dello Sviluppo Economico.
“L’ampliamento avrà ricadute economiche importanti anche per il genovese”, spiega Claudio Nicolini, segretario della Fim Cisl di Genova. “E’ quasi sicuro infatti che Ansaldo Energia si aggiudicherà l’asta per l’appalto della creazione di nuove turbine. Si tratta di un appalto che porterò lavoro per almeno 10 anni. E’ un investimento importante non solo dal punto di vista industriale, ma anche dal punto di vista ambientale”.
“Si tratta di prospettive lavorative importanti per le circa 2500 persone che lavorano a Ansaldo Energia – continua Nicolini. “E’ da circa un anno che facciamo pressing perchè l’iter venga portato a termine in tempi rapidi. Investimenti di questo tipo accadono una volta nella storia, non dobbiamo lasciarci sfuggire questa occasione. Sono coinvolte diverse categorie di lavoratori, dai metalmeccanici agli edili”.
L’ampliamento prevede la ristrutturazione dei due gruppi a carbone e la realizzazione di un gruppo da 460 megawatt. I lavori dureranno undici anni e porteranno ad avere emissioni ridotte del 70 % nell’atmosfera rispetto a quelle attuali. Si prevede che la centrale sia completamente rinnovata per il 2023.
Contro il decreto autorizzativo, comunque si schierano i sindaci di Vado Ligure e di Quiliano insieme ai comitati per la salute che ritengono “inaccettabile il potenziamento e soprattutto l’utilizzo del carbone come combustibile per alimentari gli impianti”. In Regione è stata discussa la convenzione economica-ambientale che prevede la definizione di tutti gli aspetti legati alle ricadute sul territorio dal punto di vista dell’impatto ambientale e della produttività.