Genova. I lavoratori genovesi e liguri di Wind sono molto preoccupati per il loro futuro, visto che l’azienda sta studiando la cessione di tutte le attività di rete e dei 1600 lavoratori che le sono dedicati ad altre società. Attualmente i nomi più accreditati sono: Nokia-Siemens – Huawei – Ericsson.
“Wind elogia l’abnegazione e la professionalità dei suoi dipendenti, ha un modello industriale che funziona, continua a fare ingenti utili, ma si sta attrezzando per sbarazzarsi di 1600 lavoratori,- spiegano lavoratori e sindacati – I dipendenti di Genova e di tutta Italia intendono ribellarsi a questa stortura che creerà il sicuro peggioramento del servizio per gli utenti e incertezza per 1600 famiglie in tutta Italia”.
Nello scorso mese di ottobre a sollevare l’attenzione sul problema era stata la consigliera regionale dell’Idv Maruska Piredda, presidente della Commissione Pari Opportunità. “I trenta lavoratori della sede ligure della Wind di Genova sono a rischio – aveva dichiarato – Sono molto preoccupata per il futuro occupazionale della compagnia telefonica. Wind è oggi controllata dalla Vimpelcom, società con azionariato di maggioranza russo e quote di minoranza di gruppi olandesi e norvegesi.
Da qualche mese, la Vimpelcom ha deciso di intraprendere il progetto di esternalizzazione della rete, ramo dell’azienda in attivo”.
Da allora, purtroppo, le cose non sono cambiate e quindi i lavoratori hanno deciso di mettere in atto una protesta, prima con un presidio e volantinaggio, che si svolgeranno oggi pomeriggio a Genova in piazza De Ferrari, e poi con uno sciopero, dal 5 al 22 dicembre, su straordinario e reperibilità. Il 16 dicembre sciopero nazionale di tutti i lavoratori Wind.