Cronaca

Vittime della strada, giornata della memoria: nel 2010 un incidente ogni 2 ore

Autostrada - incidente genova est

Vite che finiscono in un attimo, dopo il vano tentativo di una frenata, una distrazione fatale, o a causa di una guida spericolata. Oggi, in occasione della Giornata Mondiale Onu del Ricordo delle Vittime della Strada, le istituzioni invitano a riflettere su un fenomeno che ha proporzioni impressionanti.

Lo scorso anno sulle nostre strade si sono spente 4.090 vite (una ogni 2 ore) e oltre 20mila persone sono diventate invalide (più di 2 persone ogni ora). Un bilancio inaccettabile. Le migliaia di persone che fanno parte dell’Aifvs (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada) conoscono il devastante dolore che la perdita di una sola vita sulla strada produce nelle famiglie.

E’ per questo che l’associazione rivendica “un ruolo ineludibile di rappresentatività del problema e di caratterizzazione delle iniziative nazionali, riassumendole nel logo creato per la Giornata: la candela ‘Accendimi di speranza’”, dicono i rappresentanti che chiedono alle istituzioni di non dimenticarli.
“Vogliamo onorare le vittime affinche’ il loro sacrificio ed il loro ricordo ci dispongano a cambiare, a liberarci dalla barbarie di comportamenti prepotenti, omissivi e inosservanti delle norme, con effetti devastanti per la vita, la salute e la civile convivenza”, è il pensiero dell’Aifvs.
“Il parlamento Europeo ha chiesto all’Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri – precisa l’associazione dalle pagine del suo sito (www.vittimestrada.org) – A ciò lo stato italiano ha risposto con un sempre calante presidio del territorio e con un grave ritardo nell’adeguamento degli organici delle forze dell’ordine e delle norme del Codice della strada. Dopo ogni incidente grave, inizia un doloroso ed estenuante iter legale che dovrebbe portare alla individuazione delle responsabilità, alla punizione dei responsabili con pene commisurate alla gravità dei loro reati, e ad assicurare alle vittime o ai loro familiari un risarcimento equo. Anche in questo campo l’Italia si distingue negativamente dal resto d’Europa, con una giustizia lenta ed approssimativa, che calpesta continuamente la dignità dell’uomo e quei valori che la nostra costituzione dovrebbe tutelare. I problemi della sicurezza stradale e della giustizia riguardano tutti, nessuno escluso”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.