Sori. A Sori si intuisce subito che c’è un’atmosfera particolare. Gli effetti della tragedia di Genova si fanno subito sentire: assenza in vasca per decisione societaria della consueta musica che solitamente il DJ Panna usa per il riscaldamento degli atleti, in rispetto delle vittime; un minuto di raccoglimento; l’assenza dell’arbitro Patrizia Iometti, impossibilitata da Roma, sostituita dal genovese Piano.
Solo il pubblico, nonostante le restrizioni di circolazione per gli abitanti nel capoluogo, è presente in discreto numero, circa trecento persone. L’Ortigia si presenta invece in piena puntualità, nonostante un viaggio sofferto, senza però Martino Abela e Andrea Negro in distinta, che già era priva del mancino Bogdan Rath per infortunio.
Sugli spalti alcuni striscioni di protesta per lo svolgimento di una gara che molti avrebbero voluto rinviare, fatti rimuovere da Pinato, e qualche coro di protesta al grido di “vergogna”.
E’ la Pro Recco a passare in vantaggio dopo poco più di un minuto, dando la sensazione di una partita facile: è Felugo che pesca in profondità Fondelli, spalle alla porta in posizione di centroboa. L’ex camogliese addomestica la palla e la ribatte in rete con Patricelli che tocca, ma non trattiene. Due minuti dopo raddoppia Felugo da posizione 5 con un tiro incrociato e potentissimo. In chiusura di tempo Casasola accorcia le distanze su superiorità numerica: nel pozzetto c’è Felugo. Giacoppo segna in buona elevazione il 3 a 1 e sarà l’ultimo goal biancoceleste fino al rigore di Filipovic nel terzo tempo.
Sorprendentemente però l’Ortigia segna tre reti di fila a cavallo fra la prima e la seconda frazione; Zimonijc chiude sul 3 a 2 il primo quarto su una superiorità per fallo di Figlioli. Nel secondo quarto prima Filipovic si fa parare dall’ottimo Patricelli il primo dei due rigori di cui usufruirà la Pro Recco, poi Dogas e l’ex nerviese Cotella prima pareggiano poi portano in vantaggio i siciliani.
La Pro pareggia i conti 4 – 4 su tiro di rigore con Filipovic, su fallo di Dogas. Zlokovic segna il 5 a 4, lo stesso Dogas segna il momentaneo pari e da questo momento l’Ortigia scende di tono. Non segnerà più.
C’è un gran numero di Benedek che, sulla sirena per scaduto tempo avversario, conquista la palla, va in controfuga per tutta la vasca, dialoga con Felugo e si libera dell’uomo sott’acqua per poi riemergere e tirare: para Patricelli. Nella stessa maniera, in controfuga, Deni Fiorentin segna il 7 – 5, dopo che Di Costanzo aveva firmato il goal del vantaggio. Vanno in goal ancora Figlioli, Benedek su superiorità per fallo di Puglisi e, nel quarto tempo, Zlokovic ancora su superiorità per fallo di Puglisi. Il siciliano lascia la vasca per raggiunto limite di falli commessi in poco più di otto minuti. L’Ortigia è al minimo delle forze. La Pro Recco dilaga. Arrotondano il risultato Benedek, Filipovic e Figlioli, mentre Di Costanzo per proteste lascia la vasca sul risultato di 11 – 5.
“Il risultato forse è fin troppo largo – dice Felugo -, visto che noi non abbiamo giocato una bella partita. L’Ortgia si è comportato bene, con molto pressing e ci ha creato difficoltà per almeno due tempi. Noi abbiamo sbagliato molto in fase di realizzazione, ma abbiamo creato molto, al punto che in questa maniera si è creato il gap finale. Non abbiamo cercato la perfezione, è che ci è mancata la determinazione nei primi due tempi. O capiamo il segnale che ci è arrivato da Brescia o sarà difficile centrare il campionato”.
“Sono contento perché per due tempi abbiamo contrastato la corazzata – dichiara Baio -, esattamente con le armi che avevo chiesto ai miei. Ma mi preme far sapere la nostra Odissea, che è quella medesima patita anche dal Catania. Siamo partiti questa mattina stessa, siamo arrivati a Pisa, poi fin qui in pullman. I ragazzi sentivano le notizie sui problemi metereologici ed erano preoccupati, fino a ieri pensavano che ci fosse una sospensione. Secondo me non si doveva giocare, per come è strutturato il campionato avremmo avuto modo di recuperare tranquillamente. Penso che chi sta al vertice avrebbe dovuto mostrare più sensibilità verso le vittime di Genova”.
Il tabellino:
Ferla Pro Recco – IGM Ortigia 13 – 5
(Parziali: 3 – 2, 0 – 2, 6 – 1, 4 – 0)
Ferla Pro Recco: Pastorino, Lapenna, Fondelli 1, Figlioli 2, Giorgetti, Felugo 1, Filipovic 2, Giacoppo 1, Benedek 2, Zlokovic 2, Di Costanzo 1, Gitto, Fiorentini 1. All. Giuseppe Porzio.
IGM Ortigia: Patricelli, Pesenti, Zimonijc 1, Di Luciano, Napolitano, Tringali, Dogas 2, Cotella 1, Casasola 1, Suti, Puglisi. All. Aldo Baio.
Arbitri: Piano e Pinato. Delegato Fin: Panucci.