Masone, la cultura del cibo in Vallestura in mostra al museo Tubino

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Masone. Non una storia dell’alimentazione in valle Stura, che resta tutta da costruire e dettagliare, ma l’inizio di una riflessione sul rapporto fra le produzioni attuali e le produzioni antiche, per affrontare questioni importanti come la storia del territorio e delle sue risorse, i cambiamenti nel processo di trasformazione dei cibi che determina sapori, gusti e identità e la recente apertura al mercato che offre cibi importati, sapori alternativi, modelli di vita differenti.

E’ questo il tema della mostra ‘Un territorio appetibile’, in corso fino al 26 febbraio al Museo Civico A.Tubino di Masone a cura dell’Associazione Amici del Museo di Masone e di Enrico
Giannichedda.

Realizzata con il contributo della Provincia di Genova e del Comune di Masone, in collaborazione con le Soprintendenze per i Beni Archeologici e per i Beni Artistici, Storici e Antropologici della Liguria, l’esposizione è costruita attraverso reperti etnografici e archeologici di epoche diverse conservati nel museo, che raccontano gli usi del territorio e le sue attività produttive. Fra queste, le produzioni alimentari sono sempre state di enorme importanza. Latte, carne, miele, cereali, legumi, castagne, uva, ma anche altri cibi, che spesso si definiscono prodotti minori, erano il motivo per cui l’uomo occupava e organizzava il territorio.

In passato, di fame si poteva morire davvero e procurarsi da mangiare era così importante che spesso, ancora in età moderna, gli operai al lavoro nelle fabbriche della valle erano pagati in natura. In pratica, lavoravano per mangiare e poco più. Informazioni sulla mostra sono disponibile anche sulla pagina Facebook ‘Museo Civico Masone’.

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