Cronaca

Genova piange 6 vittime: il cordoglio per la città in ginocchio previsioni

alluvione genova 2011

Genova in lutto quando cala la notte, in un attimo di respiro dalla sciagura d’acqua, in trepidazione per le prossime ore e la prevista nuova ondata alluvionale. La precisazione sulla tragica contabilità delle vittime arriva direttamente dalla Prefettura: sono 6 e non 7, come emerso in un primo momento; le forze dell’ordine hanno infatti appurato che S.C., il giovane di 21 anni che era stato dato per morto, è vivo e sta bene.

Una disgrazia tutta al femminile: i corpi privi di vita sono stati recuperati in via Fereggiano. Si tratta della giovane mamma Shpresa Djala, albanese di 28 anni, con le figlie Gianissa Diann, di soltanto un anno, e Gioia, 8 anni. La famiglia intera di un padre albanese di una quarantina d’anni, Flamur Djala. Le altre donne sono Angela Chiaramonte, 40 anni; Maria Costa, detta Serena, di 19 anni, morta dopo essere andata a prendere a scuola il fratello di 14 anni: la piena li ha travolti sul motorino e solo lui si è salvato; Evelina Pietranera, 50 anni, travolta dal fango nella sua edicola. In cinque fra loro hanno cercato riparo nell’androne di un condominio, al civico 2 di via quello di via Fereggiano. La piena con tutta la sua furia le ha raggiunte lì, senza lasciare loro scampo.

Secondo i rilievi dell’Arpal, sono stati 356 i millimetri di pioggia caduti solo nella mattinata di oggi, come registrato dalla centralina meteo di Quezzi, la più vicina al torrente Fereggiano. Il picco è stato di 100 millimetri in un’ora e il record di 17 millimetri in cinque minuti. “Dati spaventosi se si pensa che a Roma allagata poche settimane fa sono piovuti 100 millimetri in tre ore” hanno commentato i responsabili dell’Arpal.

“La tragedia di Genova, con il nuovo pesantissimo tributo di vite umane, lascia sgomenti. Il mio sincero pensiero e cordoglio vanno in primo luogo alle famiglie delle vittime segnate da una fine assurda e straziante” ha scritto in una nota il ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo.

“Genova e i suoi torrenti – afferma il ministro Prestigiacomo – erano considerate tra le aree a più alto rischio di dissesto. Gli interventi in quell’area sono inseriti tra le priorità del piano straordinario nazionale di difesa del suolo. Sono stati in parte realizzati e laddove le opere sono state completate, sembra dai primi dati che gli argini abbiano retto. Il secondo lotto degli investimenti è stato finanziato e va realizzato al più presto per scongiurare tragedie future, così come al più presto vanno realizzati tutti gli altri interventi del piano che riguardano le molte criticità presenti sul territorio nazionale”.

“Condivido in questo senso – afferma Prestigiacomo – l’appello della Protezione civile che sollecita interventi immediati. Ci troviamo di fronte al ripetersi di eventi meteo eccezionali, che hanno pochi precedenti nelle statistiche storiche e che si caratterizzano in fenomeni di enorme intensità nell’arco di poche ore. Tali eventi possono causare sciagure imprevedibili o enfatizzare drammaticamente i fattori di pericolo nelle aree già a rischio”. “Anche per questo – conclude il ministro – vanno seguiti attentamente dalle istituzioni locali ma anche da tutti i cittadini gli allarmi meteo. Sottovalutare un’allerta della Protezione civile può essere pericolosissimo e avere conseguenze tragiche”.

Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in visita alla città di Bari, apprendendo del flagello che ha funestato Genova, ha seguito l’evolversi della situazione mantenendosi in costante contatto con il Dipartimento della Protezione civile. Napolitano, nell’esprimere solidarietà alla città di Genova, ha chiesto al sindaco Marta Vincenzi di rappresentare la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e la vicinanza a coloro che sono impegnati nelle difficili operazioni di soccorso.

Ma la commozione, insieme alle testimonianze del disastro, corre anche sul web, tra Facebook, Twitter e Youtube dove molti cittadini riversano emozioni, proteste, lacrime, immagini e video, realizzando un’immediata rete di solidarietà e di attenzione. Su Internet, attraverso i vari canali e social media, anche gli avvisi alla prudenza ed il richiamo alle regole comportamentali per evitare situazioni di pericolo.

E’ ancora presto per quantificare con esattezza i danni provocati dall’impatto alluvionale, che ha allagato condomini, spazzato via attività commerciali e danneggiato seriamente molte infrastrutture, tra cui la stazione ferroviaria di Genova Brignole. L’aeroporto Cristoforo Colombo è rimasto aperto, ma cinque voli sono stati dirottati su altri scali. Evacuate oltre 120 persone. Nell’area del Bisagno le case sono rimaste senza acqua, luce e gas.

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