Economia

Genova, lavoratori Iren nuovamente in stato di agitazione: “A rischio i posti di lavoro, ma anche servizi e sicurezza di tutti i cittadini”

Genova. “Chiediamo che vengano tutelati i posti di lavoro: il problema è che l’azienda vuole bloccare il turnover, mentre è necessario che le professionalità e la sicurezza del territorio siano tutelati”. Felice Ravalli, della Uilcem di Iren, guida la giornata di protesta dei lavoratori Iren genovesi, in piazza da stamane davanti alla sede della società, e dalle 13.30 a Palazzo Tursi. Lo stato di agitazione, interrotto in seguito ai tragici fatti dell’alluvione del 4 novembre, è ripreso ieri: la protesta è contro la politica dei “mancati investimenti da parte dell’azienda”, ma la preoccupazione è forte anche sull’eventualità che il lavoro venga dirottato fuori dall’azienda.

“Iren per ora non vuole nemmeno parlare di rimpiazzare le persone che stanno andando in pensione – continua Ravalli – noi andremo avanti a difendere i nostri posti di lavoro, che sono professionalità al servizio della città e dei suoi cittadini”.

“Il nostro dissenso nasce da una politica di gruppo che persegue obiettivi finanziari con conseguente massiccia riduzione degli investimenti e naturali successive pesanti ricadute in termini di servizio e sicurezza nei confronti della cittadinanza – spiega la Rsu – La riduzione degli investimenti e l’attenzione alle esigenze del mercato azionario porta come prima conseguenza ad una riduzione di personale attuata tramite la mancata ricopertura del turn over lavorativo (sostituzione dei pensionamenti) creando una diminuzione di posti di lavoro per la città di Genova”.

“Tutte le professionilità sono indispensabili per mettere in sicurezza i nostri impianti – aggiunge Sandro Frisone, della Rsu grg genovese di Iren. “Abbiamo bisogno di forza lavoro qualificata che svolga tutta una serie di attività nel corso del tempo”.

“Contestiamo l’atteggiamento della direzione aziendale che quantifica l’esubero delle unità lavorative a prescindere dalle professionalità e dai ruoli ricoperti, creando criticità operative sul territorio che potrebbero determinare forti problemi in particolari situazioni – continua la Rsu– Ci scusiamo con la cittadinanza per eventuali disagi che potranno verificarsi a seguito del nostro stato di agitazione, ma siamo consapevoli che la nostra mobilitazione è a favore della qualità del servizio pubblico e a tutela dei posti di lavoro”.

Il comitato 2 Sì per l’acqua bene comune di Genova solidarizza con i lavoratori Iren. “I lavoratori Iren hanno ragione per protestare, l’azienda – scrive il Comitato – non ha ragione di tagliare il costo del lavoro e dei servizi già interamente coperti dalla bolletta. Lo stesso vale per gli investimenti”. Secondo il comitato, i tagli sono “speculazioni finanziarie che escludono cittadini e lavoratori dalla gestione dell’acqua”

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