Genova. Tre settimane senza partite ufficiali. Ultima partita la sconfitta a Firenze contro i viola ancora allenati da Sinisa Mihalovic. Paleozoico. Poi giocatori in giro per il mondo con le loro nazionali, e qualche giorno per preparare a ranghi completi la sfida contro il Novara. La principale insidia di questa partita casalinga contro i piemontesi è proprio il fatto che questa partita può apparire facile. Non lo sarà. Ieri la notizia sulle tre settimane di stop per Marimoto. Nel Novara dovrebbe trovare spazio quel Riccardo Meggiorini speranza anche rossoblù mai sbocciata.
“Io cerco di dare il massimo, io ho fame – tengo hambre”. Cristobal Jorquera si racconta e parla con i giornalisti in conferenza stampa. El nino vertical, pochi mesi appena al Genoa, non vede l’ora di traformarsi da promessa a certezza. E intanto sparge ottimismo, ma anche la consapevolezza che dovrà girare tutta la squadra. “Io ho fatto un buon lavoro perché io sono stato bene qua, mi piace e ringrazio. Bisogna rimediare agli errori fatti, ma penso che sia una difficile. Provo a fare il possibile, ma questo è un gioco di squadra, ogni giocatore deve apportare il suo apporto alla squadra”.
Nella sfida col Novara si vedrà se si tratta solo di ottimismo o se è quella forza che nasce dalla consapevolezza dei propri mezzi.