Genova. Questo lunedì mattina la sveglia è stata data da un sondaggio Ipr pubblicato da Repubblica. Il dato più interessante, il linea con quello che è già accaduto nella amministrative di altre città, è il 7% attribuito al Movimento Cinque Stelle che a Genova candida Paolo Putti.
Ne abbiamo parlato con Stefano Camisasso uno degli animatori del Movimento 5 stelle di Genova. “A noi i sondaggi non interessano, a noi interessa parlare con le persone, confrontarci con loro. Vogliamo partire con il giusto passo, non ci interessa partire veloci per poi arrivare alla fine con il fiato corto”. Eppure, chiediamo, da quando c’è stato il lancio della candidatura le iniziative del candidato sembrano essersi fermate.
“Si sono per ora fermate quelle a favore dei media, ma noi continuiamo a incontrarci con le persone, a parlare con loro, stiamo avendo incontri molto partecipati. Presto ci sposteremo, vogliamo andare quartiere per quartiere”.
E’ chiaro che stando a quanto rilevato da Ipr il Movimento 5 stelle potrebbe essere decisivo soprattutto al ballottaggio. “Vincenzi ormai con la questione dell’alluvione è data dai Media in fuorigioco, per noi Musso o Pinotti, piuttosto che Musso o Marco Dario poco cambia, non sono le due facce della stessa medaglia, ma sono la stessa faccia della stessa medaglia, per noi sono perfettamente sovrapponibili. Abbiamo saputo che lo stesso Doria è favorevole alla gronda come all’inceneritore di Scarpino, cosa cambia tra di loro?”.
“Se arrivassero al ballottaggio – aggiunge Camisasso – come Movimento non daremo indicazioni noi lasceremmo libertà di voto per chi al primo turno avesse scelto noi”.
“Puntiamo al miglior risultato possibile – conclude Camisasso – a noi interessa seminare tra le persone, i consensi politici vanno e vengono, il nostro obiettivo è più alto e più ambizioso, non vogliamo contribuire alla cacofonia delle voci sovrapposte”.