Genova. Le associazioni intersindacali di Cimo Liguria e Asmd (l’associazione sindacale medici dirigenti) stigmatizzano le scelte che pare si vogliano fare in merito al Centro Trapianti di San Martino. “In questo periodo di assoluta necessità di risparmio si stanno chiudendo strutture complesse ospedaliere, a decine in tutta la Regione, ma specialmente a Genova, e nel settore chirurgico, per necessità di bilancio e razionalizzazione. I cittadini ben conoscono queste strutture della ASL 3, di San Martino, del Galliera dove a migliaia hanno trovato accoglienza e cure”.
“Ma, mentre da una parte questo verrà a cessare con inevitabile carenza di posti letto, a San Martino l’Università pretende di rilanciare il costosissimo Centro Trapianti, con non ben definiti programmi e con un direttore direttamente chiamato. Non si prendono così in considerazione le professionalità esistenti, che hanno alle spalle centinaia di trapianti di fegato e di rene, le loro competenze e la loro esperienza”.
“Si chiede con urgenza alla Regione di fare le opportune verifiche, di far adottare criteri di risparmio, di qualità e di coerenza con le linee guida dell’Age.Na.S. (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), anche relativamente a questa situazione, così come richiesto per tutte le altre Aziende e Strutture, e di renderne conto a queste OO.SS. dell’Area Medica e ai cittadini, che da tempo sostengono tutte le difficoltà ed i costi della difficile situazione in cui ci troviamo, posto che parrebbe che il Centro Trapianti abbia costi dell’ordine di decine di milioni di euro all’anno”.